Pinzi e Badu, vince l’Udinese: Milan battuto 2-1 al Friuli

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Solo Udinese, praticamente per tutta la partita. Un dato fa riflettere: 13 tiri in porta dei friulani nei primi 45′. Il Milan non c’è mai stato eccetto che nell’occasione del gol di Pazzini, anche quello più trovato con la forza della disperazione che cercato secondo un’idea di gioco. Un colpo di testa su una palla buttata dentro a 3′ dalla fine. Detto questo il Milan ha atteso con paura le avenzate di una squadra, l’Udinese, che non vinceva da sei giornate. L’atteggiamento già visto nel derby, con una squadra disposta a speculare sull’avversario senza creare iniziative proprie, non ha portato i frutti sperati. La squadra di Stramaccioni ha vinto strameritando perché ci ha creduto, provando ripetutamente a conquistare la vittoria. Il Milan è apparso come una squadra senza idee, senza guida e che risente dell’incertezza legata alla situazione societaria.

Le scelte di Inzaghi, poi, restano comunque discutibili. Dentro Pazzini dal 1′ con Menez (estremamente ridimensionato da esterno) con Suso a fare da supporto. Lo spagnolo ha dimostrato di essere cresciuto, tuttavia, è ancora lontano dall’essere un uomo decisivo per questa squadra. Il Milan ha sofferto sulle palle inattive e Widmer ha spesso spaventato Diego Lopez. Lo stesso dicasi di Geijo che avuto duo buone occasioni per segnare nel primo tempo ma non le ha sfruttate.

Il gol del vantaggio è arrivato solo nella ripresa con Pinzi e il 2-0 di Badu a un quarto d’ora dalla fine ha legittimato una vittoria che poteva addirittura essere più rotonda, il gol di Pazzini ha solo reso meno amaro un risultato mai stato in discussione dal punto di vista del gioco e della superiorità dimostrata dall’Udinese in campo. Terminano al Friuli, qualora ce ne fossero ancora, i sogni europei di un Milan che prosegue la sua corsa all’interno di un tunnel che, per il momento, sembra senza via d’uscita. L’Udinese conquista tre punti preziosi che lasciano la squadra in una posizione di classifica tranquilla. A Inzaghi, molto probabilmente, verrà concesso di concludere una stagione dalla quale il Milan non ha più nulla da chiedere se non evitare ulteriori ribaltoni negativi. La strada per la rinascita è tutta in salita.