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ECCO LA “SORPRESA”: UN MERCATO DISASTROSO!

GiuntoliDeLaurentiisSarriSassuoloA bocce ferme, finalmente, proviamo ad analizzare il mercato del Napoli.
In via generale dobbiamo ammettere che questo sia stato senza dubbio un mercato “SORPRENDENTE”. Tutti i pronostici e le attese sono state stravolte: inizialmente si pensava ad un mercato di basso profilo, fatto di cessioni importanti e di un ridimensionamento negli obiettivi. I colpi iniziali Reina, Valdifiori e Allan, uniti alle tante trattative e all’apparente volontà della società di rinforzare seriamente la squadra, sembrano però aver cambiato gli scenari. Poi, invece, quando le attese si erano fatte più ambiziose, il nulla. Vane promesse, trattative interminabili e interminate, obiettivi falliti, incapacità di cedere. Fino ai tracolli in campionato, che sembravano poter dare una svolta al mercato sul rush finale. Le attese per il colpo finale, le speranze che tornavano flebilmente a rinvigorirsi al sentire i nomi dei Nacho, Belahnda, Zouma e Soriano nelle ultime ore. Ma ancora una volta, a vincere alla fine è stata la delusione e la rabbia, sensazioni ben identificate nello “screwjobs-Soriano” e nell’oscura figura di Albiol, ad impersonificare l’inadeguatezza di una difesa lasciata tale ed invariata allo scadere del countdownd all’Ata Quark Hotel.
Analizziamo ora un po’ la situazione della rosa reparto per reparto:

albiolDIFESA – L’arrivo di Reina sicuramente risolve qualche problema rispetto alla scorsa stagione, ma non tutti. Chiriches è stato letteralmente cacciato dall’Inghilterra con grande soddisfazione da parte dei suoi tifosi. E’ una scommessa che può risultare vincente o meno, si vedrà. Di certo non saranno vincenti le scelte di confermare Albiol, Henrique e Koulibaly a completamento del reparto. Manca un leader, un pilastro attorno a cui fare crescere gli altri. Manca anche solo un buon marcatore affidabile. A posteriori rimpiangiamo gli Acerbi, Heurtaux, che inizialmente facevano storcere il naso, ma di certo si sarebbero rivelati meno disastrosi rispetto a quelli attualmente in rosa… L’incapacità di agire sul mercato è emersa poi con violenza, oserei dire, per quanto riguarda i terzini: mesi ad inseguire Darmian e Versaljko, alla fine hanno ripiegato su Hysaj, che nell’aspetto ricorda sinistramente l’ex azzurro Cribari, che finora non è sembrato né carne né pesce. HysajHanno provato a cedere Ghoulam, ma nel frattempo trattavano altri improbabili terzini destri (Sala). Perché destri poi, non lo capiremo mai. FORTUNATAMENTE alla fine non sono riusciti a far ulteriori danni e PARADOSSALMENTE il reparto laterale potrebbe ritrovarsi clamorosamente rinforzato dalle mancate cessioni dell’algerino (che se migliora in fase difensiva può risultare migliore di tutti gli adattati terzini che ha trattato il Napoli nelle ultime deprimenti settimane) e di Zuniga, che se Sarri deciderà di farlo tornare a giocare a calcio potrebbe rivelarsi, e di gran lunga, il miglior esterno basso in rosa. Se dovessero lasciarlo a marcire in tribuna sarebbe l’ennesimo segnale di autolesionismo di questa società e di questo allenatore che però, c’è da dire, potrebbe anche non conoscere nemmeno Zuzù, come gli altri arrivi, chissà…

CENTROCAMPO – Qui la situazione è contraddittoria. In teoria Allan e Valdifiori sarebbero rinforzi utili alla causa. Ma affidare tutto il progetto tattico su un giocatore di 50 kg, come l’ex Empoli, che fino alla soglia dei 30 anni ha sempre calcato scenari secondari, sembra avventato. Valdifiori è il grande rebus della squadra azzurra. In un campionato come quello nostrano, in cui la fisicità può essere determinante al cospetto di così poca tecnica, puntare su un giocatore del genere può portare dei contraccolpi in quanto a solidità del reparto centrale. Solidità che invece garantisce Allan, a patto che Sarri smetta di metterlo in discussione e si rassegni al fatto che, insieme a Reina, e tolti gli attaccanti, è l’unico giocatore di buon livello che ha a disposizione!
Con la vicenda Soriano, come detto, abbiamo toccato il fondo, ma non tanto per i problemi tecnici, ma perché fa capire quanto poco sia importante per il Napoli colmare le lacune e, specialmente in questo caso, assecondare le richieste del tecnico. Si sa che serve un giocatore in una determinata zona del campo, e si fa? Si Aspetta l’ultima ora di mercato per prenderlo? E cosa si è fatto per i restanti tre mesi, si è andati a pesca con il Mago Otelma?! Assurdo e avvilente…Soriano2
E’ stato poi preso Chalobah, un ventenne di belle speranze, che tatticamente rappresenta un doppione di David Lopez, già inutile di suo ai piani del buon Sarri, che ha giocato sempre nella Serie B inglese e che giunge all’ombra del Vesuvio in prestito secco, come se il Napoli fosse diventato all’improvviso una società dove far crescere i giovani altrui. Venghino signori venghino! Il nuovo corso stile Carpi ed Empoli è iniziato!!!

ATTACCO – Qui almeno non si sono fatti danni con cessioni che sarebbero state mortali per il morale dei tifosi. Anche se forse qualcuna sarebbe stata opportuna. Quella di Callejòn, ad esempio, mentalmente già lontano da Napoli, che non incide in campo da mesi e mesi, e che nel nuovo sistema di gioco stenta a trovare una collocazione utile. Napoli-Sampdoria CallejonAvremmo finanche accettato una cessione del perennemente scontento Higuaìn, a patto che questa avesse permesso di rinforzare tutti gli altri reparti, sostituendo degnamente l’argentino. Invece ora il Napoli si ritrova, come un gigante dai piedi d’argilla, con un attacco potenzialmente fortissimo, che però non è sostenuto da un’ossatura solida di centrocampo e difesa e che, inoltre, presenta una serie di giocatori schierati a forza da Sarri fuori ruolo.

Insomma, come diceva qualcuno, “il peggio ha da venire!” ed il peggio è arrivato in questa sessione di mercato, peggiore anche dell’ultima, contraddistinta dagli entusiasmanti arrivi di Michu e De Guzman; e peggiore nei fatti anche di quella dell’estate in cui si tamponò la partenza di Lavezzi, idolo di una città intera, con i soli arrivi di Behrami e del mite Gamberini. Siamo alle solite, la SORPRESA alla fine è arrivata, insieme ad una certezza: LA SSCN NON RIESCE – O PEGGIO ANCORA NON VUOLE- OPERARE DEGNAMENTE SUL MERCATO!

Che San Gennaro ci assista…

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