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Napoli, questa è la strada giusta

Jorginho-Allan-Hamsik-MilanGiusto un mese fa, si parlava di un Napoli impegnato in un calendario fitto di impegni. Delle partite, che avrebbero fatto conoscere la vera identità di questa squadra. Gli azzurri erano reduci da una sconfitta con il Sassuolo e un pareggio casalingo con la Sampdoria. Dopo la sosta delle Nazionali, il Napoli tornò in campo ad Empoli, una partita che rischiò di perderla, ma che alla fine riuscì a trovare le reti del pari. Si esortava Sarri a cambiare il modulo: dal 4-3-1-2, al 4-3-3; un sistema di gioco che avrebbe dato nuova linfa alla squadra. Infatti, già nella partita con il Club Brugge, valevole per la 1° giornata di Europa League, il Napoli vince al San Paolo per 5-0, un risultato più che positivo. Un 5-0 che si ripete dopo soli 3 giorni: al San Paolo, il Napoli si impone sulla Lazio con un gioco davvero convincente, 10 gol in due partite, nella settimana prima di Napoli-Juventus. Ma prima della “madre di tutte le partite”, c’era il Carpi ad ospitare gli azzurri. Al Braglia, il Napoli frena, non convince del tutto, la gara termina a reti bianche, e dimostra che bisogna ancora lavorare per non toppare contro le cosiddette “piccole” del campionato. Ma l’attesa di una partita fondamentale come quella contro i bianconeri, era troppo grande, tutti aspettavano uno dei tanti esami che la squadra doveva superare, con la guida del professor Sarri. Arriva il 26 settembre, il San Paolo è gremito e sul campo di gioco arrivano le note liete di Lorenzo Insigne e Gonzalo Higuain. Dopo la Lazio, un’altra partita giocata con grinta, cuore e mentalità vincente, caratteristiche fondamentali per fare bene. Un altro tabù che la squadra di Sarri doveva sfatare era quello relativo alle gare in trasferta (solo 3 punti fuori casa con Sassuolo, Empoli e Carpi). Nella 2° giornata di Europa League, il Napoli va in Polonia per affrontare il Legia Varsavia, Sarri cambia 8/11 della formazione titolare e vince 2-0. La sensazione è che, anche se si dovesse applicare il turnover in alcune partite, il Napoli non avrebbe problemi, è probabile che Sarri ci abbia lavorato molto anche su questo aspetto. I meriti all’allenatore vanno dati anche per aver rivitalizzato giocatori come Jorginho e Koulibaly che, nella gestione Benitez, avevano trovato delle difficoltà. Il test forse più importante per capire l’identità della squadra, è stato quello di domenica scorsa a San Siro. Alla “Scala del calcio”, forse è andata in scena una delle esibizioni più belle in tanti anni di derby e partite europee, un Napoli che ha fatto innamorare tutti, con un grande gioco da grande squadra, senza mollare nulla fino all’ultimo minuto. Allora caro Napoli, questa è la strada giusta da seguire e se si continua così non avrai nulla da temere.

Mariano Potena

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