IL PERSONAGGIO – Kalidou Koulibaly, da lastra di cristallo a montagna rocciosa
Il Napoli, straripante in Campionato come in Europa League dove a punteggio pieno raggiunge la qualificazione ai sedicesimi di finale come prima del girone e con due turni d’anticipo, sembra evidenziarsi non più come la solita eventuale “ipotesi” ma come solida, concreta e imponente realtà, continuando a convincere col suo gioco brillante, credibile ed efficace che si traduce in copiosi successi, raramente “di misura”, conditi dalle perle dei suoi top players, metafore della stabilità di una squadra in cui chiaramente emerge lo spirito di gruppo e di sacrificio. Sarri docet … e trasmette ai suoi ragazzi l’umiltà, l’ acume e l’abnegazione che lo contraddistinguono, facendosi apprezzare oltre che come tecnico, come persona. Il team di Sarri è un team ritemprato rispetto a quello della scorsa stagione, a proclamarlo non è il nostro entusiasmo … ma gli incontestabili numeri che indicano il Napoli europeo come una delle squadre più prolifiche in attacco, secondo solo al Bayern di Guardiola e che con un unico gol finora subito si segnala come la difesa meno perforata del torneo. Il maestro toscano sembra aver restituito dunque sicurezza e affidabilità anche a quello che fino a qualche mese fa si era evidenziato come reparto effimero e impalpabile. Molti atleti hanno tratto grande giovamento dalla cura Sarri e tra coloro che risultano maggiormente rigenerati indubbiamente figura Kalidou Koulibaly, il giovane difensore ripetutamente sotto accusa nel Napoli targato Benitez a causa delle frequenti amnesie e dei colossali svarioni difensivi e il cui futuro durante il calciomercato estivo sembrava doversi svolgere lontano dal Vesuvio, lasciando solo tracce negative del suo passaggio in azzurro e destinato perciò a non essere rimpianto ma tutt’ altro. A cambiare le carte in tavola però ci pensa il mago toscano che dopo un paio di settimane di prove e controprove, ha messo tutte le pedine al posto giusto, ridisegnando grazie alla sua intelligenza tattica schemi e moduli, e plasmando una squadra dove, con ogni elemento posizionato al posto giusto, tutto sembra funzionare a meraviglia. Il senegalese, il cui rendimento si rivela in continua crescita in questo bel Napoli corale, è divenuto talmente prezioso e imprescindibile nella squadra partenopea, che il coach non ama privarsene nemmeno quando il turnover è d’ obbligo, per lasciarlo rifiatare in virtù dei molteplici impegni della squadra: la sua prestanza fisica, i suoi centimetri che non escludono una certa agilità, la sua tecnica e la sua sagacia lo rendono un pilastro inamovibile e, insieme al portiere Reina, uno dei principali artefici della solidità difensiva di questo Napoli bello e produttivo che l’ inizio di stagione ci sta presentando. K2 … questo è il nomignolo col quale si è ormai soliti appellare il roccioso e insuperabile centrale difensivo che il Napoli vanta, un soprannome che suggerisce imponenza, autorevolezza e vigore … che giochi in compagnia di Albiol, o come si è visto ieri, in compagnia del rumeno Chiriches, egli riesce a farlo in scioltezza garantendo sicurezza e affidabilità a un reparto in evoluzione che può rendere il Napoli una delle squadre che, riuscendo a coniugare bellezza, eleganza, armonia e compattezza, potrebbe rivelarsi come una delle più complete del Campionato .
Tilde Schiavone – Pianetazzurro