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Napoli primo da solo dopo 25 anni: con Higuain, Reina e Sarri si può sognare

NAPOLI – Il segreto del primo posto è un triangolo equilatero, in cui Higuain, Reina e Sarri stanno dando nella stessa misura un contributo decisivo. L’attaccante argentino segna con una regolarità impressionante: 12 gol in 14 giornate di campionato, che gli valgono anche la leadership nella classifica dei cannonieri. Il portiere ha stabilito contro l’Inter il record stagionale di imbattibilità nel campionati europei, arrendendosi al guizzo di Ljajic dopo la bellezza di 42 giorni. Pazzesca la sua parata a tempo scaduto sul colpo di testa di Miranda, che ha fatto impazzire di gioia i 55 mila del San Paolo. E se il Napoli è da solo al comando della serie A, un evento che non capitava da 25 anni, gran parte del merito deve essere riconosciuto pure al suo nuovo allenatore: capace in pochi mesi di dare un gioco e un’anima alla squadra azzurra, che era uscita con le ossa rotte dalla scorsa stagione e pareva destinata come minino a un’annata di transizione: secondo la logica.

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Invece sta diventando un campionato trionfale, grazie al tris d’assi che ha restituito il sorriso ai tifosi e al presidente De Laurentiis. “Bravi ragazzi, bravo Sarri. Una grande vittoria contro un grande avversario”, ha scritto nella notte su Twitter il numero uno del Napoli, rendendo merito anche al valore degli avversari. “Stavolta abbiamo avuto pure un po’ di c…”. I due pali colpiti nei secondi finali da Jovetic e Miranda tremano ancora, ma con il senno di poi sono stati interpretati dalla folla del San Paolo come un segnale: di quelli che di solito caratterizzano gli anni buoni. Finora la fortuna era stata dalla parte dell’Inter e di Mancini. Nel posticipo di ieri sera si è schierata con Sarri, proprio in una delle gare più sofferte della sua squadra. “Ai miei giocatori dirò che alla fine se la sono fatta sotto, come del resto avevo già sospettato nello spogliatoio alla vigilia…”, ha sorriso dopo lo scampato pericolo il tecnico toscano. La paura di vincere stava per giocare un brutto scherzo agli azzurri, che hanno sofferto le vertigini e per poco non hanno gettato al vento i tre punti con un quarto d’ora di follia. L’inesperienza ad alti livelli è un limite con cui il gruppo dovrà fare i conti, d’ora in poi. Smarrite l’organizzazione e il possesso di palla, però, sono stati i singoli a fare quadrare ugualmente i conti: Higuain e Reina, sempre più protagonisti e leader.

L’attaccante sta vivendo il momento più esaltante della sua carriera e ha esultato a lungo con i tifosi del San Paolo, al fischio finale. “È stata una serata magica, siamo felici e ci siamo meritati il primo posto, ora però dobbiamo godercelo perché non succede così spesso di stare davanti a tutti. Sappiamo che stiamo lavorando bene, ma anche che il campionato è lungo”, ha dato la carica Higuain, dopo aver ricevuto alla fine della gara pure i complimenti di Mancini. “Gonzalo è di gran lunga il migliore giocatore della serie A”. A Sarri non basta ancora, però. “In questo momento è il centravanti più forte del mondo, insieme con Lewandowski. Ma deve mettersi in testa che può puntare al Pallone d’Oro, se continuerà a correggere i suoi difetti e a lottare con questa intensità”. 

Con questo Higuain tutto è possibile. Il Napoli deve però fare un monumento anche a Pepe Reina, leader della migliore difesa del campionato. Sono appena 9 i gol subiti dopo 14 giornate dagli azzurri, che nello scorso torneo ne avevano incassati ben 54. Il ritorno del portiere spagnolo dal Bayern Monaco ha restituito fiducia a tutto il reparto, contribuendo al balzo avanti in classifica compiuto dalla squadra. La strada è ancora lunga, ma i presupposti per sognare ci sono tutti. Il gruppo di Sarri lotterà per lo scudetto, con il suo triangolo delle meraviglie. Come ai tempi della Ma-Gi-Ca, Maradona, Giordano e Careca. Nei momenti magici del San Paolo c’è sempre di mezzo un tris d’assi. 
 

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Fonte: Repubblica

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