COPERTINAESCLUSIVEIL DOMANDONEIN EVIDENZA

IL DOMANDONE – Addio di Higuain, quanto è colpa di De Laurentiis? Il passaggio del pipita alla Juve è un tradimento?

Antonio GIORDANO (Corriere dello Sport) – Quando esiste una clausola, di così rilevante entità, non c’è mai colpa e la scelta per il trasferimento è decisa dalla volontà del calciatore. Tradimento è una parola grossa, impegnativa, quasi offensiva: però è anche la sintesi di un addio. E comunque: ognuno ha la propria teoria in merito.

Roberto BECCANTINI (La Stampa) – Colpa è parola grossa. Diciamo responsabilità. Sì, la responsabilità è del presidente. Nel momento in cui si fissa una clausola rescissoria, non si può poi fingere di ignorare cosa comporti. Il problema è che, di mezzo, c’era la Juventus e non il Paris Sg, come con Cavani. E così l’operazione, da puro “fatto” economico, è diventata un film, settore in cui De Laurentiis resta imbattibile». «Higuain ha giocato a Napoli per tre stagioni. Ha avuto tanto, ha dato tutto. Non si può parlare di tradimento. Tre campionati sono pochi per fissare una bandiera al pennone del club. E allora Cavani? La sentenza Bosman del 15 dicembre 1995 ha spaccato e rivoluzionato il calcio. In epoca pre-Bosman, Diego Maradona rimase a Napoli dal 1984 al 1991, nonostante le sirene del Marsiglia di Tapie, oggi quanto ci sarebbe rimasto? Posso solo aggiungere cosa avrei fatto al posto del Pipita. Mi sarei comprato una pagina sul “Mattino” per ringraziare Napoli, avrei telefonato a Sarri e ai giocatori, uno per uno.

Maurizio NICITA (Gazzetta dello Sport) – Il calcio è passione ed emozione, ma purtroppo è soprattutto business dunque inutile parlare di tradimenti perché in questo affare tutti ci hanno guadagnato e ognuno cerca di scaricare sull’altro la responsabilità. Sotto il profilo umano mi ha colpito negativamente di Higuain il comportamento con Sarri: lo ha definito un secondo padre e poi ha detto che non ha avuto il tempo per chiamarlo.

Umberto CHIARIELLO (Canale 21) – La clausola rescissoria è fondamentale per una società come il Napoli ed il passaggio alla Juve è un tradimento da addebitare solo al Pipita.

Paolo DEL GENIO (Canale 8) – Nessuna colpa da parte del Napoli, era inevitabile. Non parlerei di tradimento, ma poteva comportarsi meglio.

Gianluca MONTI (Gazzetta dello Sport) – Credo i rapporti di fossero incancreniti perché a questo Napoli dai risultati eccellenti mancano organizzazione e capacità progettuale tale da convincere i calciatori più importanti a non vedere la tappa in azzurro come tappa di passaggio. Non vedo alcun tradimento: c’era una clausola, la Juve è stata l’unica a pagarla. Higuain ha scelto di andare.

Lucio PENGUE (Radio Kiss Kiss Napoli) – Purtroppo il passaggio di Higuain alla Juve ha tramautizzato l’estate del tifo napoletano. Fu vero tradimento? Gonzalo è la versione 2.0 di Core ‘ngrato? Sì. Gonzalo ha tradito, ha tradito l’amore dei tifosi proprio perché si è comportato come il marito che lascia la moglie per l’amante, ma l’amante che è la nemica più detestata dalla ex moglie. Tradimento perché posso garantire che il presidente De Laurentiis non si sarebbe mai aspettato che la Juve pagasse la clausola e che il Pipita si stesse accordando segretamente con la vecchia signora. Nel 2016 si può ancora parlare di tradimento? Certo! Anche se il calciatore oggi è un’industria di se stesso e si spaccia il nomadismo per professionismo, Higuain ha tradito. Poteva cercare i soldi ed i successi in altra piazza, il talento ed i mezzi non gli sarebbero mancati, invece ha preferito ferire i sentimenti di un popolo innamorato solo per fare un dispetto al suo presidente che invece avrebbe voluto trattenerlo a Napoli almeno per un altro anno…

Rosario PASTORE (Gazzetta dello Sport) – Vogliamo dirlo che il presidente del Napoli sognava di incassare i milioncini della clausola di rescissione dal momento in cui quella clausola era stata sottoscritta? Il passaggio alla Juve era segnato da quando, alcuni mesi fa, era stata offerta dallo United quel tesoro in euro per Pogba. A quel punto, il cerchio si concludeva. I milioni inglesi sarebbero serviti per pagare la clausola al Napoli. Higuain non era più  contento di restare, la squalifica nel momento-clou del campionato gli aveva fatto capire che per lui, con la maglietta partenopea, non ci sarebbe stata mai vera gloria. Ecco, forse si sarebbe accontentato di un’altra destinazione di prestigio, ma nessuno voleva spendere un capitale per un ventinnovenne. A parte la Juve, il cui sogno-incubo è diventato la Campion’s. Darlo proprio alla Juve, a quel punto, poteva essere considerato un tradimento fino a un certo punto. Come diceva il grande Gilberto Govi, a chi gli comunicava la dipartita di un conoscente: <Si vede che avrà avuto il proprio tornaconto>. Ecco, in questo giro tutti hanno avuto il proprio, di tornaconto. Meno il tifoso napoletano. Ma questa è un’altra storia…

Italo CUCCI (RAI) – Il Pipita crede di essere furbo dando la colpa della fuga a De Laurentiis che ha avuto una sola colpa: sopravvalutarlo. La Juve c’è cascata. Allegria. Ma il GIUDAÌN si è  scoperto. Farsela con ADL è come dire “piove governo ladro”. Puro qualunquismo. Adesso per fortuna il tema diventa tecnico/tattico. Saprà Allegri far fruttare HIGUAÌN come c’è riuscito Sarti? Ai gol l’ardua sentenza.

Michele SIBILLA ( Radio Punto Zero) – I contratti, purtroppo, si fanno in due ed ognuno cerca di cautelarsi nel modo migliore, quindi, anche la clausola risolutiva è stata decisa di comune accordo e per questo, non riesco a dare la colpa tanto a De Laurentiis quanto ad Higuain. Al presidente rimprovero solo di aver sottovalutato la concreta possibilità che Higuain potesse andar via, o forse, che ci fosse davvero qualcuno disposto a sborsare quella montagna di euro. Detto questo, è chiaro che se la storia si ripete, qualche problema deve pur esserci, in fondo sappiamo bene quali sono i criteri aziendali del Napoli e quindi, oltre a giudicare, soggettivamente, se sono adeguati o meno e per me non lo sono, non possiamo fare. Per quanto riguarda la scelta di Higuain, non riesco a definirlo un traditore. Ho molto apprezzato le parole di un vero campione, napoletano, un grande uomo di sport qual è Patrizio Oliva. L’oro olimpico di Mosca 1980 ha evidenziato quali siano oramai, le abitudini del calcio moderno, soprattutto tra gli stranieri, sottolineando che, tutto sommato, a Napoli, siamo stati fortunati a goderci la cosiddetta “eccezione che conferma la regola”, ovvero, il più grande di tutti i tempi: Diego Armando Maradona. Ciò premesso, è chiaro che l’argentino abbia scelto il modo peggiore per lasciare Napoli, i Napoletani e il suo ex spogliatoio, che tanto ha fatto per lui e che tanto lo ha anche sopportato. Ma anche qui le differenze con Maradona sono eclatanti: c’è chi scappa di notte perché inseguito da un’ingiustizia e c’è chi invece lo fa, forse, perché inseguito dalla propria coscienza.

Liberato FERRARA (Cronache di Napoli) – De Laurentiis mettendo nel contratto una clausola risolutiva è senza dubbio il primo colpevole. Da tifoso del Napoli sono molto deluso per il passaggio proprio alla Juve del Pipita, ma lui non è napoletano e non è tifoso del Napoli, perché mai avrebbe dovuto avere delle remore a passare in una società che a differenza del Napoli punta alla vittoria. Tra i due il più colpevole è senza dubbio il presidente, colpevole soprattutto di non aver saputo gestire la situazione.

Ennio FO (Tele A) – Per l’addio di Higuain le colpe vanno equamente distribuite perchè la clausola viene concordata da entrambe le parti, quindi il presidente quando la mette già spera che il calciatore faccia bene aspettando che arrivi qualcuno disposto a pagarla. Se il calciatore è andato via è perché voleva cambiare aria. In questo calcio esiste solo l’affare e quindi i tradimenti no, perchè ognuno pensa solo al proprio tornaconto.

Roberto ESSE (Radio Club 91) – Dal Napoli alla Juventus nell’era dei milioni di euro ci sta davvero poco da scandalizzarsi. Per questo il passaggio Di HIGUAIN può essere considerato un tradimento solo se analizzato con il cuore dei tifosi azzurri. Chiaro che con un progetto vincente e remunerativo non sarebbe accaduto nulla. Di questo l’unico colpevole è De Laurentiis.

Angelo POMPAMEO (Julie Italia) – Vado controcorrente: per né lo colpe sono tutte del Pipita. Nel momento in cui il Presidente ti propone il rinnovo del contratto ALLE STESSE CIFRE, e ripeto, alle stesse cifre della Juventus (se non anche qualcosa in più’) non puoi andar via. Il resto sono solo inutili scuse, parole portate via dal vento…

Antonio SASSO (Il Roma) – Non parlerei nè di colpa di De Laurentiis nè di tradimento di Higuaìn. Il presidente ha il merito di aver incassato ben 90 milioni di euro dalla cessione di un giocatore che aveva già da tempo programmato di andare in un grande club dove concludere la sua carriera monetizzando al massimo il suo momento top. Ora, quindi, non ci resta che attendere la conclusione della campagna acquisti per giudicare l’operato di De Laurentiis. In quanto alla scelta del Pipita non mi sento di accusarlo di tradimento bensì di un comportamento scorretto nei confronti di Sarri e dei suoi compagni di squadra. Mi chiedo: quale giocatore del Napoli avrebbe rifiutato l’offerta della Juve? Credo proprio nessuno…

Ferruccio FIORITO (Radio CRC) – Ci si interroga se la scelta di Higuain di andare alla Juve sia un tradimento o sia una scelta professionale di un calciatore che vive in un mondo ormai privo di radici. Sicuramente per come viene inteso il calcio a Napoli, dove il legame tra la città e un simbolo come lo era l’argentino è qualcosa di più profondo rispetto ad altri luoghi, è certamente un tradimento; soprattutto perché la scelta di andar via è stata presa per accasarsi alla Juve. De Laurentis nel momento in cui ha messo una clausola così alta per il calcio italiano, mai credeva (ma forse ci sperava) che qualcuno avrebbe deciso di pagarla. Il presidente è, quindi, il meno responsabile in questa vicenda ma non è immune da colpe per la gestione complessiva del rapporto società-calciatori. Higuain avrebbe dovuto, invece, dire quel che ha detto in conferenza stampa, molto prima e non a cose fatte e con il contratto già firmato. Piccoli uomini si nasce grandi lo si può diventare e ciò vale soprattutto dove girano molti soldi.

Antonello GALLO (Telecapri) – Come in una storia d’amore, la colpa è sempre di entrambi quando finisce. Nel nostro caso, Adl sopra le righe e (forse) poco chiaro negli intenti e Gonzalo un animale in gabbia e desideroso di migliorarsi davvero. Nel calcio d’oggi non esistono quasi più bandiere. Va compreso che è lecito aspirare ad un salto di qualità che non gli veniva assicurato. Il tradimento è semmai nel modo non nella scelta; la Juve gli offriva tutto, clausola inclusa.

Dario DE SIMONE (Radio Traffic) – L’addio di Higuain non è una colpa di De Laurentiis, al massimo è un merito. Ha fissato un prezzo esorbitante per un calciatore di 29 anni che difficilmente potrà ripetere una stagione così. Detto questo, anche nel calcio moderno il passaggio alla Juve è un tradimento. Lo è soprattutto per i modi: è scappato praticamente all’improvviso scomparendo nel nulla e mandando avanti il fratello procuratore a spianargli la strada. Questa volta le recriminazioni e le ironie anche feroci dei napoletani non sono quelle di tifosi appassionati e amanti del calcio di una volta, sono pienamente legittime e giustificate. Higuain si è dimostrato una persona dai valori umani molto scarsi.

Commenti
Segui il canale PianetAzzurro.it su WhatsApp, clicca qui
avatar

Vincenzo Letizia

Giornalista sportivo, nasce a Napoli il 16/02/1972. Tante le esperienze professionali: collaboratore dei quotidiani “IL TEMPO”, “NAPOLI NORD”, “LA VERITA'”, “DOSSIER MAGAZINE”, “CRONACHE DI NAPOLI”, dei mensili “L’OASI” e “IL VOMERESE”. Corrispondente da Napoli del quotidiano “IL GOLFO”, redattore del periodico “CORRIERE DEL PALLONE”, direttore editoriale del settimanale di scommesse sportive 'PianetAzzurro FreeBet'. Responsabile dei servizi sportivi del “CORRIERE DI CASERTA”. Tra i collaboratori del ‘laboratorio di giornalismo e di comunicazione’ diretto da Michele Plastino. Inviato della trasmissione radiofonica “ZONA MISTA” in onda su CRC targato Italia. Più volte ospite alle trasmissioni televisive “Campania Sport” e “PANE E PALLONE” in onda su Canale 21, “ULTRAZOOM” in onda su TCS, “TRIBUNA Sport” in onda su Televomero, “Sotto Rete” in onda su TLA. Ideatore ed opinionista della trasmissione WEB/RADIO 'MONDO CALCIO' andata in onda sulla Tele5 Napoli tutti i lunedì alle 18,00 e i venerdì alle 21,30. Ha curato ogni sabato pomeriggio, intorno alle ore 16,30, la rubrica radiofonica su 'RADIO PUNTO ZERO' (FM 102.00) 'LA BOLLETTA' all'interno del seguitissimo programma 'Zero Magazine' in onda dalle 16:00 alle 19:00 (su www.rpz.it in Live Streaming). Ideatore e conduttore del programma TV 'CALCIOMERCATO & SCOMMESSE MONDIALI' andato in onda su Area Blu TV durante il Mondiale sudafricano. Opinionista fisso del programma TV 'AREA AZZURRI' in onda tutti i martedì alle ore 21 sul digitale terrestre 'AREA BLU TV'. Ospite fisso della trasmissione "SORRISI E PALLONI" in onda su Radio Punto Nuovo e su Capri Event TV. Opinionista della trasmissione televisiva "NAPOLI CALCIO LIFE" in onda su Capri Event TV e TeleCapri Sport. Autore e produttore della trasmissione televisiva "PIANETAZZURRO TV" in onda su RTN.ATTUALMENTE: presidente dell'associazione giornalistica AGiCaV; direttore editoriale del periodico cartaceo “PIANETAZZURRO” ; direttore generale dell'omonimo portale sportivo www.pianetazzurro.it , del sito di cronaca e intrattenimento www.campaniaveritas.it e della guida gastronomica www.golosando.eu