COPERTINAIN EVIDENZA

ESCLUSIVA PA – Anna Capasso: Il “Matador” sarebbe proprio il calciatore ideale per il Napoli

di Carlo Ferrajuolo

Anna Capasso. Un importante percorso fatto di teatro, cinema, musica, radio e tv. Un curriculum artistico fittissimo che ti ha permesso di lavorare con grandi nomi dello spettacolo. Proviamo a raccontare la tua storia. «Ho 33 anni, sono nata a Capua, mio padre è del Vomero e mia madre è aversana. Fin da bambina ho avuto una grande passione per il canto, in casa riunivo i parenti e improvvisavo davanti a loro una specie di concerto. Poi, crescendo, ho studiato canto con Gabriella De Carlo del teatro Bellini e successivamente con Jenny Sorrenti; ho frequentato l’Accademia di recitazione del teatro Bellini e un corso di dizione e recitazione con Gianfranco Gallo. Ho avuto il piacere e l’onore di lavorare con grandi nomi dello spettacolo tra i quali i fratelli Gianfranco e Massimiliano Gallo, Claudio e Pino Insegno, Pietro Pignatelli, Carlo Croccolo, Patrizio Rispo, Nello Mascia e Gigi Savoia. Mi sono, poi, tanto divertita in una lunga tournée che m’ha visto protagonista femminile, nello spettacolo teatrale “2 ore all’alba”, al fianco dell’ex boxeur campione del mondo ed olimpico Patrizio Oliva: siamo stati in tanti grandi teatri italiani, tra i quali il teatro “Nuovo” di Milano e il teatro “Eliseo” di Roma». Napoli è da sempre una culla di talenti. Quando hai scoperto la tua vocazione? «Da bambina, già a 8 anni ho maturato le prime esperienze nel campo musicale esibendomi in diverse manifestazioni locali. Poi sono stata tra i protagonisti del concorso “Accademia della canzone di Sanremo” dove sono arrivata alla finale nazionale, nel 1999 ho ricevuto il premio musicale della critica al “Bengio festival” e nel 2001 sono stata finalista di “Sanremo rock” a Sanremo. Insomma, sono stata davvero precoce».In quali progetti artistici sarai impegnata nella prossima stagione? «Attualmente sto portando in tour lo spettacolo “Donne in viaggio da Napoli a Broadway” che mi ha visto protagonista, tra gli altri, al “San Giorgio Teatro Festival” e nell’ambito della rassegna “Estate a Napoli 2015” nella Casina Pompeiana in Villa Comunale e al Maschio Angioino per “Estate a Napoli 2016”. anna capassoÈ uno spettacolo di musica e prosa dove spazio a livello canoro dai classici partenopei come “I te vurria vasà”, “Santa Lucia luntana” e “’O surdato ’nnammurato” a successi internazionali come “La vie en rose” e “Think”. Per la prossima stagione teatrale, inoltre, dovrò prendere parte ad una tournèe con uno spettacolo dedicato alla tradizione partenopea. Poi, in ambito televisivo, sto preparando la seconda serie del format tv “Targati Napoli”, su “Napoli Live” con la regia di Maurizio Palumbo, che mi vede alla guida della mia auto affiancata da un collega del mondo dello spettacolo con il quale chiacchiero spensieratamente per le strade della nostra città». Hai un modello al quale ti ispiri?«Non mi ispiro a nessun artista. Ho cercato di trarre dai grandi le cose più belle per poi personalizzarle nel mio percorso artistico. Adoro come attrice Anna Magnani mentre come cantanti preferisco Giorgia, Barbra Streisand ed Anastacia». Tv e cinema?«Sono stata tra i protagonisti della serie televisiva “Sangue del tuo sangue” su “Deejay Tv” mentre al cinema, per fine ottobre, uscirà la pellicola “Gramigna”, tratta dal libro di Michele Cucuzza e Luigi Di Cicco, dove sono tra i protagonisti al fianco di Biagio Izzo, Gianluca Di Gennaro, Teresa Saponangelo, Enrico Lo Verso, Mario Porfito e tanti altri».Come artista ti impegni spesso per iniziative di beneficenza? «Sono testimoniale Unicef, grazie al presidente provinciale di Napoli Mimmo Pesce, e combatto ogni giorno contro lo sfruttamento e la violenza sui bambini. Inoltre, da 5 anni, organizzo un evento legato alla solidarietà, “L’Arcobaleno Napoletano”, che si terrà il prossimo 7 dicembre al teatro Sannazaro. È una kermesse organizzata in collaborazione con la Fondazione Melanoma presieduta dal professore Paolo Ascierto dell’ospedale Pascale. A questa manifestazione collaborano anche alcuni calciatori del Napoli che donano la propria maglia per metterla all’asta: lo scorso anno fu Marek Hamsik il protagonista».Sei tifosa della maglia azzurra?
«Sì, adoro seguire le partite del Napoli. E sono felice del poker rifilato dagli azzurri ai rossoneri del Milan». Sei rimasta delusa dalla cessione di Higuaìn?
«Higuaìn è stato importante per il Napoli, ma non indispensabile. Nel mondo ci sono calciatori al suo livello, ovviamente bisogna saperli cercare e fare l’affare».Si parla di un ritorno di Cavani… «Il “Matador” sarebbe proprio il calciatore ideale, un goleador con i fiocchi. Spero proprio che De Laurentiis chiuda la trattativa e ci riporti il grande campione».

Commenti
Segui il canale PianetAzzurro.it su WhatsApp, clicca qui