IL PERSONAGGIO – Pepe Reina, quando il gioco si fa duro, i duri … ritornano
Il turno infrasettimanale di Campionato, che ha visto il Napoli impegnato a Marassi contro il Genoa in una gara in cui, tra i 2 tempi fortemente condizionati dagli errori arbitrali a danno degli azzurri e un post partita al veleno in cui sono rispuntate le ruggini e i dissapori, non placati, tra un tecnico onesto e schietto come Sarri e un Presidente marpione come De Laurentiis abituato a far spettacolo più che il pallone, la squadra azzurra riesce a portarsi via 1 punto, difeso con le unghie e con i denti da quel Pepe Reina accusato fino a qualche giorno prima di leggerezza e deconcentrazione. Il Napoli torna al secondo posto, la Juve torna al primo e così, come qualche testata giornalistica tendenziosamente sottolinea “viene ristabilita la normalità!” … Quella normalità, aggiungo io, imposta più dal palazzo che dal campo.
Il Napoli a Genova non si dimostra squadra brillante, Marassi, nonostante il gemellaggio tra tifoserie si dimostra campo ostico, in cui per i padroni di casa la partita della vita diventa d’obbligo … Mica come quando arriva la Juve in cui d’obbligo diventa poi il turnover! Chissà perché … al paese mio si dice che a pensar male si fa peccato ma tante volte ci si indovina e … Calciopoli insegna, Calciopoli c’è e ci sarà sempre … In modo diverso, più velato …ma non tramonterà mai nel Campionato italiano. Dicevo che la squadra di Sarri, pur non essendo perfetta in avanti come in altre situazioni, le sue occasioni le crea e se non fosse stato per l’arbitro di giornata, che nega agli azzurri non uno ma due rigori evidenti, i 3 punti magari li avrebbe conquistati e quella agognata, da parte di qualcuno, normalità avrebbe dovuto attendere ancora qualche giornata per essere ripristinata. Invece no! Damato penalizzando gli azzurri restituisce alla Signora il suo trono … e se non fosse stato per le due prodezze del portierone iberico-napoletano, i partenopei avrebbero seriamente rischiato di soccombere in Liguria. Qualcosa di buono dunque, almeno, questa faticosa trasferta al Napoli l’ha portato: una certezza in porta … Non che non lo fosse in precedenza, per quanto mi riguarda il buon Pepe, leader oltre che top player, non è mai stato in discussione: egli è uno di quei personaggi simbolo da cui una squadra non può prescindere, anche se ultimamente qualche grattacapo lo aveva dato … Forse a causa della forma fisica non ancora ottimale, o magari per colpa della pressione che a Napoli è sempre tanta, fatto sta che qualche incertezza sui gol subiti dagli azzurri nelle prime giornate di campionato egli l’aveva evidenziata, specie per quanto concerne la reattività e la posizione tra i pali. Genova ci ha ridato il Pepe che vogliamo in campo, colui che in passato è stato per la sua squadra l’uomo in più, abile non solo nel suo ruolo ma capace di trasferire sicurezza e stabilità a tutto il reparto difensivo.
Tilde Schiavone-Pianetazzurro