IL PERSONAGGIO – Nikola Maksimovic, buona la prima e anche la seconda
In una settimana quanto meno strana per il Napoli, splendido,spavaldo e vittorioso in Europa contro un Benfica reduce da 15 vittorie consecutive in trasferta ma spento e assente a Bergamo contro la piccola Atalanta, c’è da sottolineare la doppia prova positiva del neo arrivo Nikola Maksimovic, costretto ad esordire in maglia azzurra nel mercoledì di Coppa, subentrando all’infortunato Albiol e mettendosi positivamente in mostra 4 giorni dopo allo Stadio Azzurri d’Italia.Approdato alla corte di Sarri la scorsa estate dopo un corteggiamento da parte della dirigenza partenopea durato due anni, l’ex Torino, ansioso di dimostrare che i 25 milioni versati nelle casse della società piemontese non sono un’eresia,riesce a farsi apprezzare soprattutto per l’audacia e il sangue freddo con cui affronta la delicatissima gara dell’esordio contro i lusitani e per la personalità grazie alla quale, contro ogni pronostico, riesce a non far piangere il centrale spagnolo.La tenacia palesata anche nella Caporetto di Bergamo,in cui nonostante la cupa prestazione del suo team egli riesce efficientemente ad emergere evidenziando una buona tecnica e grande intraprendenza anche in fase di costruzione del gioco, gli vale attestati di stima e lo stesso Sarri, che sappiamo quanto affezionato sia ai suoi titolarissimi, ha decantato le qualità del serbo ammettendo di essere rimasto soddisfatto dalle sue prestazioni ed elogiando la caparbietà di De Laurentiis nel volersi assicurare questo valido rinforzo che a detta del tecnico toscano avrà all’ombra del Vesuvio un ruolo di protagonista.
Tilde schiavone-pianetazzurro