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Napoli, una crisi annunciata?

Brutto risveglio per il popolo partenopeo dopo l’inaspettata sconfitta in Champions contro il Beşiktaş. In città, stamane, non si parla d’altro, e si respira un’aria di sconforto (calcistico) ed i tifosi distribuiscono le colpe tra allenatore, squadra e società. Eppure, a pensarci, è quasi la stessa squadra che qualche mese fa ci faceva spellare le mani con applausi scroscianti al San Paolo per il trentaseiesimo gol di Higuain in maglia azzurra, e ciò rende ancora più difficile spiegare questa crisi che da qualche tempo sembra attanagliare gli uomini di Sarri. Stamane, tra i tanti tifosi amareggiati per la sconfitta , ce ne era uno in particolare che ha attirato la nostra attenzione, infatti questo simpatico signore volendo fare una battuta ha forse detto una grande verità, e le sue parole sono state queste “Ragazzi, ora abbiamo la certezza, il Napoli è Higuain dipendente”. Certo, era una battuta, ma ha toccato un nervo scoperto, una ferita ancora aperta e mal curata, che purtroppo sta mostrando i suoi effetti in questo memento difficile della stagione. Perché se è vero che il Napoli, da qualche match a questa parte, sta incassando troppi gol (la concomitanza dell’assenza di Albiol è solo un caso?)  è anche giusto sottolineare che le occasioni da gol non mancano (ieri se ne sono contate 11) ma negli ultimi 3 incontri, ossia Atalanta, Roma e Beşiktaş, il Napoli ha segnato una sola rete su azione, e il dato stride parecchio se si paragona alla vena realizzativa che la squadra di Sarri ha evidenziato lo scorso anno, con un centravanti di razza li davanti, che la buttava dentro in media ogni 90 minuti, e se poi non ci si limita solo al discorso realizzativo ci si rende conto che l’apporto che Higuain dava a tutta la fase offensiva partenopea era determinante, perché pressava, recuperava palla e faceva si che la squadra risalisse in fretta e giocasse alta e compatta, vera forza del Napoli Sarriano. Purtroppo è andato via, contro la volontà societaria si dirà, e tutto sommato i 90 milioni incassati per un giocatore forte ma già ventinovenne sono sembrati a tutti un ottimo affare, anche perchè ci si attendeva che la squadra ne uscisse rinforzata (rievocando la famosa cessione di Zidane con cui la “vecchia signora” costruì una squadra vincente) , non solo nelle seconde linee ma soprattutto nell’undici titolare, quello che di fatto va in campo la Domenica (salvo anticipi e posticipi). Ma i tifosi, sempre loro, sono rimasti abbastanza delusi, quando dopo il tira e molla con la signora Nara il Napoli si è presentato ai nastri di partenza del campionato con Milik, giovanottone forte ma prospettico, e Gabbiadini, in procinto di essere venduto fino a pochi giorni prima della chiusura del mercato e poi oggetto di un clamoroso dietrofront della società con conseguente proposta di rinnovo contrattuale. E tutta la loro delusione i tifosi, ancora loro, l’hanno manifestata una notte d’Agosto, quando si sono riversati sotto un noto albergo partenopeo, dopo che un noto giornalista Napoletano, in buona fede e con tanta passione azzurra, ha dato la notizia, poi rivelatasi infondata, di un avvistamento del Matador Cavani in un hotel napoletano, auspicando il suo ingaggio imminente alla corte partenopea. Tutta  la notte i tifosi hanno invocato quel campione, quel fuoriclasse che a questo Napoli davvero manca come il pane, e purtroppo son andati via con la convinzione, parliamo sempre dei tifosi ovviamente, che c’era la disponibilità economica per acquistare un centravanti di caratura internazionale ma si è scelto di non investire in questo senso. Adesso la situazione è delicata, bisogna uscire da questa crisi che inizia ad essere preoccupante, e l’ambiente deve compattarsi e fare fronte comune per aiutare squadra e mister, però come possiamo condannare qualche buontempone quando asserisce che invece di prendere l’elicottero per passare qualche ora di questa calda estate in compagnia della famiglia Icardi forse era più costruttivo fare un bel weekend a Parigi? Ah questi tifosi…

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