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Delusione al San Paolo, fischi per gli azzurri al novantesimo

Deludente pareggio del Napoli, contro il fanalino di coda Dinamo Kiev, ieri al San Paolo. Solo uno 0 a 0 che rimanda il discorso qualificazione all’ultimo turno del girone di Champions, in quel di Lisbona contro il Benfica. Azzurri scarichi e privi di mordente, ai quali, stamattina,  molti quotidiani sportivi danno l’insufficienza piena  in pagella. Il più in palla è apparso il capitano mentre gli altri, nettamente al di sotto delle loro potenzialità.

Ora,  per accedere agli ottavi di finale occorre, come minimo risultato, un  pareggio contro i portoghesi, il prossimo 6 dicembre, un pareggio che garantirebbe la qualificazione ma non il primato del girone in caso di un successo del Besiktas in terra ucraina. Al Napoli è mancata, ancora una volta, una prima punta capace di impensierire il portiere avversario: Mertens fa quel che può ma non è sicuramente un centravanti, cosi come Gabbiadini. Ah quanto manca Milik! Con un attacco così spuntato è molto difficile vincere una gara.

Tuttavia quello che fa più rabbia è vedere che agli azzurri manca assolutamente quella grinta, quella voglia di spaccare il mondo, quel furore agonistico che aiuta non poco a sopperire a qualche lacuna. Ahimè,  in questa squadra non vi è un briciolo di queste caratteristiche. Gli ucraini, pur non avendo nessuna possibilità di andare avanti nella manifestazione europea hanno giocato con molto più agonismo, tanto da arrivare, spesso per primi sul pallone. Il discorso passaggio del turno, in verità, anche con una vittoria non avrebbe cambiato di molto le cose, dal momento che a Lisbona, ugualmente, occorreva un pareggio,  l’unica differenza stava nel fatto che il pari garantiva il primo posto.

Purtroppo il Napoli visto contro la Dinamo non ispira tanta fiducia, in Portogallo sarà una battaglia nella quale servono i cosiddetti attributi, per non dire un’altra parola  ed il sangue agli occhi, se si vuole uscire dal Da Luz  con un risultato positivo. Dunque se non si cambia registro e  mentalità le speranze di approdare al turno successivo di Champions League si riducono al lumicino. Adesso  tocca a Sarri strigliare ben bene i suoi, ricompattare il gruppo ed incentivare i giocatori ad andare in campo col coltello tra i denti a cominciare da lunedì prossimo contro il Sassuolo in campionato, al fine di evitare che la stagione del Napoli finisca ancor prima del previsto.

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