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IL DOMANDONE DI PA – Real-Napoli, decisiva l’organizzazione tattica di Sarri o l’immenso talento dei blancos?

Rispondono al quesito tra le migliori firme del giornalismo italiano

 

 

Roberto BECCANTINI (La Stampa) – Difficile rispondere senza se e senza ma a una domanda così netta. Ci provo. Dato per scontato «l’immenso talento individuale dei blancos», credo che saranno cruciali sia «l’organizzazione tattica di Sarri» sia il contributo dei singoli. Soprattutto in attacco, al di là della fase difensiva (non riesco a immaginare un Real a secco tra andata e ritorno). La scorsa stagione, la Roma venne eliminata 2-0 2-0 non solo, ma anche, per le molte occasioni sciupate. Ecco: premesso che ritengo il pronostico orientato (60-40 Real), se il Napoli gioca e segna come sa – e questo dipenderà pure dai piani di Zidane, non esclusivamente dalle lavagne di Sarri – potrebbe realizzare l’impresa. Credo che sia un vantaggio cominciare al Bernabeu. Il Napoli «da trasferta» mi sembra più libero, più padrone delle sue emozioni.

Maurizio NICITA (Gazzetta dello Sport) – Zidane ha italianizzato il Real, dunque ha una sua organizzazione difensiva e sicuramente prenderà qualche precauzione in più. Al Napoli non manca né qualità né organizzazione. Ma in questi scontri spesso la differenza la fa l’abitudine a giocare sfide così importanti. Mi auguro che Sarri e i suoi ragazzi riescano in fretta a colmare questa oggettiva mancanza di esperienza.

Gianfranco LUCARIELLO (Leggo) – Ci vuole la sfera di cristallo per saperne di più. Napoli tatticamente più quadrato   rispetto ai blancos che devono far attenzione ai nostri tre “piccoletti”: lì davanti li possono far ballare!

Antonello PERILLO (RAI) – Sarà proprio questa la chiave della sfida. Nessuno può fare previsioni, ma il Napoli se la deve giocare fino in fondo proprio basandosi sul gioco di squadra. Credo che ci siano buone possibilità di far impazzire i difensori del Real con le giocate rapide di Callejon, Mertens e Insigme. Io schiererei Zielinski a centrocampo, perché in fase di palleggio e di verticalizzazioni si fa molto più valere di Allan.

Umberto CHIARIELLO (Canale 21) – Entrambi. Spero prevalga la prima. E comunque a talento siamo messi benino anche noi.

Gianluca GIFUNI (Radio Marte) – Al Santiago Bernabeu il Napoli ha la possibilità di giocarsela. Il perchè è legato alla capacità degli azzurri di tenere il possesso della palla e di dettare i ritmi del gioco. Dunque, l’organizzazione tattica della squadra di Sarri, superiore sulla carta a quella dei madrileni, dovrebbe rivelarsi un efficace antidoto al talento e alla pericolosità dei blancos, notoriamente infastiditi dal dover rincorrere il pallone. Il primo problema è capire quanto soffrirà il Napoli quando la palla sarà tra i piedi degli avversari. Il secondo è legato alla fase difensiva: non saranno ammesse distrazioni perchè con Cristiano Ronaldo e compagni è molto facile subire gol. Dal punto di vista tattico, anche in relazione alla fase difensiva, l’interrogativo è uno: chi sceglierà Sarri a metà campo? L’interdizione di Allan e la fisicità di Diawara, oppure la qualità di Jorginho e Zielinski? Queste scelte con molta probabilità indirizzeranno l’andamento della partita.

Paolo DEL GENIO (Radio Kiss Kiss Napoli) – Speriamo l’organizzazione di gioco del Napoli…

Gianluca MONTI (Gazzetta dello Sport) – Credo che saranno decisivi gli episodi. Nel senso che poi faremo tutte le disquisizioni del caso in base al risultato dicendo se ha contato di più l’aspetto tecnico, cioè il valore intrinseco dei calciatori del Real Madrid o l’organizzazione di Sarri. Ma nelle due partite, nei soli 180 minuti, in virtù poi del fatto che la differenza non è poi così ampia come può sembrare di primo acchito, gli episodi saranno determinanti. In queste partite bisogna cercare di portare gli episodi dalla propria parte…

Michele SIBILLA (Radio Punto Zero) – Purtroppo, ho la sensazione che l’abbondanza di talento dei blancos possa, alla fine, prevalere. In fin dei conti, una delle poche leggi del calcio che ancora funziona è proprio quella relativa alla classe ed esperienza dei giocatori e non è un caso che, alla fine, vincono sempre i migliori. Però, fatte le dovute premesse, mi piace immaginare che l’organizzazione di gioco di Sarri possa prevalere. Sarebbe bello, credo, un lieto fine per un allenatore al quale non hanno mai regalato nulla, ma anche per una società ed una squadra che, difetti a parte, meriterebbero davvero una soddisfazione così grande. Sarebbe un bel messaggio anche al mondo del calcio. Sperare, comunque, non costa nulla.

Lucio PENGUE (Radio Kiss Kiss Napoli) – Sarà decisiva la fortuna. Il Real è la migliore squadra al mondo, ha delle individualità eccezionali, ma concede quattro-cinque palle gol ad ogni avversario. Se il Napoli sarà bravo e fortunato a sfruttarle allora assisteremo ad una sorpresa, altrimenti tutto andrà come l’intero mondo si aspetta…

Rosario PASTORE (Gazzetta dello Sport) – Temo le distrazioni difensive del Napoli. E temo più la gara di ritorno al San Paolo che quella al Bernabeu. Tornando alla domanda, il Davide napoletano, se giocasse come sa e vuole nelle grandissime occasioni, potrebbe anche regalarci il miracolo di “fiondare” il colossale Golia madridista. Sai, a volte una buona organizzazione può valere più dell’immenso talento, Il guaio è che il Real non è soltanto talento.

Liberato FERRARA (Cronache di Napoli) – In campo vanno i giocatori. Sono sempre loro ad essere decisivi. Il Napoli ha un’organizzazione di gioco superiore. Il che aiuta, ma potrebbe non essere sufficiente.

Angelo POMPAMEO (Julie Italia) – La tecnica fa sempre la differenza, Maradona docet, ma l’organizzazione tattica puo’ sopperire anche ad un diverso spessore dei protagonisti in campo. Certo il Real è più forte, ma la storia insegna che un certo Davide batte’ Golia…

Carlo CAPORALE (Televomero) – Se gli azzurri riusciranno a fare il loro gioco senza condizionamenti mentali e/o amnesie varie, possono giocarsela e fare una più che degna figura. Per il resto…. ho la sfera di cristallo momentaneamente guasta.

Antonio SASSO (Il Roma) – Io spero che sarà determinante la scelta tattica di Maurizio Sarri anche se difficilmente il tecnico azzurro sconvolgerà la sua organizzazione di gioco: pressing asfissiante nella metà campo avversaria e scambi continui con l’uno-due negli spazi stretti per creare poi i varchi dove penetrare nella difesa madrilena. Ma sarà possibile?

Ennio FO (Tele A) – L’organizzazione tattica di Sarri sarà valida SOLO se riusciamo a rimanere in partita per il ritorno. Dobbiamo sperare in questo per i talentuosi nel Real soono veramente tanti, troppi…

Nello ODIERNA (Capri Event) – Entrambi in assoluto, ma la qualità di solito primeggia in tutto!

Dario DE SIMONE (Radio Traffic) – È il tema chiave della partita. Purtroppo sui 180 minuti il talento individuale e quindi la possibilità di inventare qualcosa in ogni momento risulterà decisivo. Per questo il Real è favorito.

Tuttavia, chi ci dice che il talento di Hamsik, Mertens e Insigne sia inferiore?

Antonello GALLO (Telecapri) – In medio stat virtus, l’organizzazione tattica di Sarri, se retta fisicamente al top, può essere letale anche per il Real ed è proprio -secondo me- l’estremo talento individuale dei madrileni che fa la differenza sulla carta e verosimilmente in grado di decidere il doppio match. Ma nulla è scritto.

Ferruccio FIORITO (Canale 21) – Partita dai mille colori, dalle mille e più emozioni. Due modi simili di concepire il calcio ma con interpreti diversi. Grandi fuoriclasse da un lato, grandi campioni dall’altro. Due allenatori molto diversi nella loro storia. Un fuoriclasse di livello assoluto e un maestro di semplicità e di calcio dall’altra. Spettacolo assicurato al di là del risultato perché in certi momenti conta esserci, e lì a Madrid ci saranno almeno diecimila cuori impazziti, pronti a batter forte per 90 minuti e a esplodere se il destino vorrà rendere indimenticabile una notte che comunque ricorderemmo per sempre.

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