COPERTINAEDITORIALE

Il tecnico toscano sul banco degli imputati

Dei rumors da lontano dicono  di un Aurelio de Laurentiis pieno di  rabbia,  a Los Angeles per la sconfitta con i bergamaschi. In attesa di assistere alla notte degli Oscar, il presidente del Napoli ha guardato via satellite la peggiore prestazione, annuale, della squadra nel deludente pomeriggio con l’Atalanta. Già nel dopo Madrid, il patron aveva bacchettato Sarri per lo scarso impiego di Rog e Pavoletti, lasciati in panchina dal metodico allenatore, che ha impiegato  l’ex Genoa solo negli ultimi dieci minuti di un improduttivo forcing finale contro una pimpante Atalanta. Per non parlare di Giaccherini che se fa un passo avanti in squadra Sarri lo rimanda indietro con nonchalance. Al presidente non piace che l’allenatore metta in campo sempre gli stessi attori, a Sarri non è andata giù la scenata in diretta televisiva di De Laurentiis, fra i due ora c’è gelo. E tutto l’ambiente Napoli ne ha pesantemente risentito. L’incapacità degli azzurri di giocare tranquilli con la squadra di Gasperini è il termometro di una tensione ambientale che si taglia a fette. Probabile che ora, fra i due contendenti cali il sipario della prolungata incomunicabilità. I rapporti non sono per nulla sereni da lunghi mesi. Intanto, il silenzio stampa potrebbe continuare per qualcuno sino a fine stagione. Clamoroso ma vero.  Giuntoli in queste ore starebbe tentando di mediare, ma la rabbia del massimo esponente azzurro è ingombrante da contenere. Sarri, in questo momento  è destinato a salire sul banco degli imputati, ma l’atmosfera se non arriva un forte segnale di riscossa contro Juve o Real è destinata a farsi bollente.

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