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L’EROE DEI DUE MONDI, l’addio a Roberto Fiore

Se ne è andato a 93 anni molti dei quali spesi nello sport, soprattutto in un calcio che non lo ha ripagato in termini di successi e popolarità. Ci piacerebbe chiedere a quei tifosi che imperversano sui social network se sanno chi è stato Roberto Fiore, se sanno che con lui il Napoli ha avuto il maggior numero di abbonati, ben 69mila nel 1962, se sanno che con lui il Napoli ha vinto la sua prima Coppa Italia sia pure militando in Serie B
Difficile anche che sappiano che Omar Sivori e José Altafini sono stati portati da Fiore in maglia azzurra, ammesso che di Sivori ed Altafini abbiano mai sentito parlare.
“L’Eroe dei due Mondi” lo definì Pianetazzurro che lo intervistò alla vigilia del suo ottantunesimo compleanno, data in cui i suoi due Mondi, Napoli e Juve Stabia, si sfidarono in C1; “L’unica partita” disse “alla quale non avrei mai voluto assistere…” e difatti non la vide avendo programmato da tempo un viaggio in Costa Azzurra.
Ha dato molto al Napoli, ha dato anche alla Juve Stabia e sotto la sua presidenza, dal 1990 al 1997, le “vespe” sfiorarono la Serie B. Grande fu la sua delusione dopo la sconfitta in finale playoff con la Salernitana nel 1994, i gialloblù sarebbero approdati nella serie cadetta per la prima volta nel 2011.
Altra sua grande passione fu la pallanuoto. Nel 1985, dopo essere sparito per un po’ dai radar, divenne presidente del Circolo Nautico Posillipo e proprio quell’anno arrivò il primo storico scudetto. Si era in piena epoca Maradona ed i tempi per uno scudetto anche nel calcio erano ormai maturi. Nell’intervista volle mettere le due cose in correlazione: “Ero certo che se avessimo rotto il tabù con la pallanuoto la stessa cosa sarebbe poi successa anche nel calcio, e così fu”. Promosse l’ascesa di De Laurentiis al timone del Napoli augurandosi la rinascita della squadra ma soprattutto la nascita di una società organizzata sia sotto l’aspetto tecnico che sotto quello più comunicativo. Aveva la sensazione che quest’ultimo fosse il passo più difficile e Napoli, anche per questa sua lungimiranza, ricorderà sempre colui che è stato definito il Presidente dei presidenti.

Antonio Gagliardi

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