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Editoriale: Mercato, Un silenzio che fa (troppo) rumore

“Siamo attenti sul mercato 365 giorni l’anno”. Queste le parole che il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha spesso pronunciato nelle varie sessioni di mercato che si sono susseguite negli anni sotto la sua gestione. Ma stando ai fatti, sembrerebbe che quella frase ripetuta come un mantra sia solo fine a se stessa. Certo il nostro è un semplice ragionamento, però dettato dalla logica, in quanto una società che è davvero vigile sul mercato tutto l’anno avrebbe già chiuso degli accordi per portare i rinforzi che servono alla squadra per poter puntare allo scudetto, soprattutto quando è espresso desiderio del tecnico azzurro, Maurizio Sarri,  avere i nuovi innesti ad inizio del ritiro (il 5 Luglio ), così da avere il tempo per far metabolizzare i suoi schemi ai nuovi arrivi, onde evitare situazioni come quella di Rog, arrivato a mercato finito in azzurro, e quindi inserito con difficoltà in squadra proprio perchè non aveva svolto la preparazione precampionato con gli azzurri, e quindi non “pronto”. E invece non solo sul mercato in ingresso tutto tace, ma anche la vicenda Reina, portiere che è espressamente gradito dal tecnico, e che gode della stima di tutti i compagni di squadra, di cui è un indiscusso punto di riferimento, tarda a trovare un epilogo felice, in quanto la società non riesce a trovare un punto d’incontro con l’entourage del giocatore, nonostante si sapesse già da tantissimo tempo che nel 2018 il suo contratto va in scadenza e che Pepe volesse rinnovare per restare in azzurro. E se si da credito alle indiscrezioni secondo cui, il Napoli, abbia stanziato per il mercato una somma di 20 milioni (al netto di eventuali cessioni) la perplessità diventa maggiore, soprattutto dopo che, da un recente articolo pubblicato dal giornalista economico Marco Bellinazzo, si evince che il fatturato del Napoli attuale si aggira intorno ai 300 milioni. Una cosa è certa, se si vuole puntare allo scudetto, obiettivo dichiarato dalla società, bisogna darsi una svegliata ed accontentare, nei limiti del possibile, le richieste di mister Sarri, che proprio ieri è stato nominato dall’autorevole rivista “Four Foru Two” come il quattordicesimo allenatore al mondo, davanti ad illustri colleghi del calibro di Benitez, Emery, e Spalletti. Un patrimonio (Sarri) da sfruttare, un’occasione (lo scudetto) da non perdere.

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