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ESCLUSIVA PA – Coppa Italia, Gigi Simoni: “Sento che vincerà il Napoli”

Gigi Simoni vinse da calciatore una coppa Italia con il Napoli

Per farci accompagnare all’attesa finale di coppa Italia tra Fiorentina e Napoli, PianetAzzurro ha intervistato in esclusiva l’attuale direttore tecnico della Cremonese, Gigi SIMONI (Crevalcore, 22 gennaio 1939) che da calciatore vinse una coppa Italia con il Napoli il 21 giugno 1962 all’Olimpico di Roma contro la Spal. E da allenatore, nella stagione 1996/97, pilotò la compagine partenopea fino alla finale contro il Vicenza, fino ad ‘dispetto’ di Ferlaino…

Mister, non tutti sanno che lei nell’anno 1961-1962 ha vinto da calciatore una coppa Italia vestendo la maglia azzurra…

Era una squadra giovane la nostra che giocò la coppa Italia, Pesaola che era il nostro allenatore fece esordire molti giovani come ero io, come era Juliano, Montefusco e Tomeazzi. È con questi ragazzi lui riuscì a eliminare il Torino, la Roma, squadre di A importanti e a vincere la finale con la Spal. Non è mai capitato a nessuna squadra che militasse in B di vincere la coppa Italia”.

Come arrivano a questa finale il Napoli e la Fiorentina?

Arrivano a giocarsi questa finale di coppa Italia due squadre che hanno disputato un ottimo campionato, il Napoli con una classifica migliore. Si tratta di una finale bella, giusta, importante che mette di fronte due tra le cinque squadre più forti dell’annata”.

Chi è favorita secondo lei?

La Fiorentina gioca un buon calcio con un centrocampo molto tecnico. Però, il Napoli mi sembra una squadra più coriacea che ha qualcosa in più della Fiorentina. A sensazione dico che vinceranno gli azzurri”.

Molti pensano che se il Napoli non riuscisse a vincere la coppa Italia, la sua sarebbe da considerare una stagione quasi fallimentare. Concorda?

A me sembra che il Napoli abbia fatto un campionato importante, molto bello in un’annata dove ci sono state due squadre come la Roma e la Juventus che hanno fatto delle cose stratosferiche. La Roma per esempio ha fatto due serie di dieci vittorie consecutive, per non parlare della Juve… e il Napoli, nonostante questo, se l’è giocata con queste squadre che hanno avuto questa annata eccezionale. Secondo me giocarsi anche quest’anno la possibilità di accedere alla Champions con il preliminare è un qualcosa di importante. Il Napoli ogni anno sta progredendo migliorando la propria formazione. Poi, è ovvio che per essere contenti bisognerebbe vincere sempre, ma facendo queste valutazioni i tifosi dovrebbero essere contenti di avere un Napoli così”.

Mister, lei è stato sulla panchina del Napoli in due fasi, nel 1996/97 e nel 2003/04, facendo sempre molto bene. Le sarebbe piaciuto allenare il Napoli attuale?

Mi sarebbe piaciuto. L’anno che guidai la squadra che al girone di andata era seconda, non eravamo dei fenomeni, eppure arrivammo in finale di coppa Italia. Poi, Ferlaino mi mandò via perché io gli dissi che avevo firmato per l’Inter. Però, io volevo restare a Napoli. Solo che chiedevo un contratto di due anni, il presidente mi rispose che il biennale non me lo faceva ed io avevo l’Inter e la Sampdoria che mi volevano. È chiaro che feci un’altra scelta. Ferlaino mi ringraziò di averlo avvisato e dopo aver perso la partita con l’Atalanta a cinque giornate dalla fine mi mandò via e non ebbi nemmeno la soddisfazione di giocare quella finale di coppa Italia che poi il Napoli perse con il Vicenza”.

Nel week-end non c’è solo la finale di coppa Italia, ma si giocherà anche il campionato. Ci fa un pronostico su Genoa-Bologna e Chiedo-Torino, due sfide caldissime soprattutto in chiave salvezza…

Un po’ alla volta la lotta per la salvezza si sta schiarendo. Mancano tre giornate alla fine e fino all’ultimo ci sarà molto da lottare. Ovvio, che il Bologna e il Chievo debbano da adesso in poi sbagliare il meno possibile, un punto perso o guadagnato può decidere tutto”.

Si aspettava un torneo così in affanno per Inter e soprattutto Milan? Il suo pronostico sul derby della Madonnina?

Non mi aspettavo un campionato così anonimo di Milan e Inter. Pensavo facessero meglio. Adesso in estate dovranno fare delle trasformazioni per tornare ad essere quelle squadre che hanno vinto tanto e rifarsi un po’ la pelle. Sul derby di domenica spero vinca l’Inter, perché io sono rimasto legato a tutte le società che ho allenato. Anche se mio figlio è milanista e con comprendo il perché (n.d.r, ride)…”. 

Vincenzo Letizia

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