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Bellinazzo: “Napoli? Società modello: spende quanto incassa”

Puntata tematica sul Fair Play Finanziario oggi a ClubNapoli All News, in onda su Teleclub Italia. A tal proposito interviene in diretta telefonica Marco Bellinazzo, giornalista de IlSole24Ore: “Quello di pareggiare i bilanci con entrate virtuali è il rischio più facile da correre. C’è un percorso che le società fanno ogni anno, portando i bilanci presso gli organi di controllo. Fra tutte le squadre che tra 2011 e 2012, sono state selezionate dei gruppi di società che presentavano dei dubbi. Attualmente, sono 9 le squadre che non hanno rispettato questa norma e saranno sanzionate. Fino a venerdì scorso avevano la possibilità di accettare questa sanzione, invece altre squadre, come il Manchester City, andranno in camera arbitrale per impugnare il ricorso.

Molte squadre, a cavallo tra fine anni ’90 e inizio 2000, venivano acquistate da magnati che erano molto poco interessate all’aspetto sportivo ed avevano interesse di entrare nel mercato occidentale. Queste squadre erano piene di debiti. Le società di calcio, se gestite bene, possono anche produrre utili, e poi esse appartengono ai tifosi: su questa base, Platini ha deciso di attuare questo Fair Play Finanziario che prevede, in buona sostanza, l’uscita pari all’entrata. Se pensiamo al Napoli, pensiamo ad una società che deve vivere al di là di quanto De Laurentiis sia il presidente. Naturalmente ci sono state alcune società che se ne sono infischiate, che hanno continuato a violare le regole: proprio in queste ore c’è una conferenza stampa a Nyon, e finalmente, vedremo come la Uefa le punirà, e pare che non siano sanzioni da poco. Avremo un profilo di verità su quel che veramente rappresenta il Fair Play Finanziario.

Sono ammesse le possibilità di rifinanziarie le società, con un tetto di 45 milioni nel primo biennio. Alcune società, come il PSG, hanno palesemente violato queste regole: i proprietari non devono staccare assegni milionari. Se questi soldi vengono versate da un’altra società collegata ad una squadra di calcio, come accade tra Manchester City ed Etihad, è scorretto. Stessa cosa il PSG: lo sponsor è l’ente del turismo del Qatar, la cui proprietà è dell’emiro che possiede anche la squadra di calcio. Nei bilanci si vedono chiaramente i trucchi: il PSG, grazie a queste sponsorizzazioni farlocche, c’è un debito di 15 milioni, ed il Manchester addirittura di 185 milioni. Le sanzioni che sono previste per entrambe le squadre sono molto simili, tant’è che stanno tirando fuori molte storie in Inghilterra, come quella che il figlio di Platini lavori presso un’azienda del Qatar.

Si deve uscire dall’equivoco: il Fair Play Finanziario è stato usato da molti presidenti come un alibi per non spendere. Altri grandi proprietari italiani che hanno speso tanto, come Berlusconi e Moratti, hanno usato quest’alibi. Il Napoli, invece, non avrebbe comunque la possibilità di spendere quanto l’emiro del PSG, ma dovrebbe competere allo stesso livello in ambito di calciomercato. Il primo step di sanzioni del FPF prevede di colpire squadre come Malaga e Besiktas che non hanno pagato gli stipendi e le rate dei cartellini dei giocatori. Tant’è che esse sono state escluse dalle coppe europee e penalizzate nei relativi campionati. Poi ci sono altri step che prevedono altri parametri. Forse quella dell’esclusione dei campionati è una decisione piratesca, è per questo che anno per anno ci sono più controlli“.

Fonte: ClubNapoli AllNews

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