IL Presidente . Il suo ingresso in sala stampa era stato preceduto dal presidente Aurelio De Laurentiis, scortato dal responsabile delle relazioni esterne, Nicola Lombardo. Una visita di saluti che si è trasformata presto in una conversazione informale su passato, presente e futuro. Cominciando con l’esaltazione proprio del tecnico: «Ha svolto un lavoro egregio. Non a caso avevo puntato deciso su di lui quando c’era bisogno di ingaggiare un nuovo tecnico. Non era facile fare bene dovendo cambiare uomini e filosofia di gioco. Non era facile inserire certe pedine. Lui vi è riuscito e gli va dato merito di aver valorizzato l’intera rosa, fatto crescere alcuni, quali Ghoulam, Henrique e Zapata, ad esempio. Ed ora insieme con lui vedremo come operare sul mercato. Io ho sempre soddisfatto le richieste dei tecnici, fin dai tempi di Reja. E lo faremo anche ora» .
Ora viene il difficile . Per De Laurentiis è complicato rinforzare questo organico: «Ma alcuni di voi si lasciano influenzare dai nomi – ha proseguito il presidente – Vi ricordate cosa si disse di Henrique e Ghoulam quando arrivarono. Henrique si è dovuto cimentare persino da terzino, lui che è un centrale, mentre Ghoulam ha dovuto giocare sempre. Benitez è stato bravo nel portare la squadra a vincere dieci volte in trasferta, a superare il tetto dei cento gol, ad entrare in Champions League seppure dai preliminari. Nel pomeriggio vedevo Genoa-Roma e mi ha colpito che tanti calciatori avessero i crampi. Ho pensato ai miei. E noi stasera con il Verona come faremo? Invece la squadra ha dato una grande prova di vitalità, sembrava che avessero iniziato ora il campionato. Mi hanno divertito ed hanno divertito tutti quei bambini. C’è da essere soddisfatti di questa stagione che poi è la quinta consecutiva che ci vede in Europa. Proveremo a migliorarci sempre. Ma se dovessimo ricominciare ora la stagione, avremmo a disposizione tutti quelli che non avevamo avuto prima e la squadra sarebbe già competitiva. Ad esempio, Zuniga è stato schierato a destra in attacco e non è un’alternativa anche quella? Come giudicare Zapata che in così poche presenze ha segnato tanti gol? E pensare che in tanti lo consideravano uno da mandar via subito» . De Laurentiis ha salutato con una stretta di mano tutti i giornalisti presenti e poi è andato via. Venerdì ritirerà a Roma una laurea honoris causa.
Corriere dello Sport