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Hamsik, un tesoro che oggi vale metà

La sua metamorfosi fa discutere, ha creato una spaccatura nell’ambiente. D’altra parte, non è semplice spiegare l’involuzione di Marek Hamsik, giocatore dal talento riconosciuto, che da un anno è sprofondato in una crisi tecnica dalla quale fa fatica ad uscirne. Dodici mesi di scarso rendimento sono bastati per certificarne il disagio, tant’è che oggi è il giocatore del Napoli più bastonato dalla critica. Appunti legittimi, in ogni modo, che raccontano un anno senza le sue prodezze: in quest’avvio di stagione, di lui si ricorda soltanto l’inutile gol realizzato a Bilbao, nella gara di ritorno del preliminare di Champions. Poi, più nulla, soltanto il susseguirsi di prestazioni mediocri e di continue sostituzioni: su 9 partite disputate, Benitez lo ha richiamato 8 volte in panchina. L’ultima, domenica sera, a San Siro, nel 2-2 contro l’Inter e al termine di un’altra prova ben al di sotto delle sue qualità. «Avremmo potuto vincere, peccato. Ora, diamoci dentro con l’Europa League, lo Young Boys è alla nostra portata, vogliamo andare avanti in questa manifestazione», ha scritto ieri sul proprio sito il centrocampista slovacco.
Deprezzato In un solo anno il suo valore si è più che dimezzato rispetto ai 100 milioni che Aurelio De Laurentiis avrebbe voluto dal Milan, tre anni fa. Oggi, la sua valutazione è più umana ed il prezzo del cartellino è più accessibile, ammesso che il club volesse cederlo. L’ipotesi, finora, è sempre stata respinta dal presidente che considera Hamsik uno dei migliori talenti del calcio europeo. Magari, avrà pure ragione ma è da tempo che il campo non ne sostiene più la convinzione, il centrocampista non ha ancora segnato in questo campionato, così come Gonzalo Higuain.
Fuori ruolo Tra le varie ipotesi discusse ce n’è una che riguarda anche l’aspetto tattico: secondo una parte della critica, il giocatore andrebbe gestito meglio, nel senso che andrebbe utilizzato da interno sinistro e non da centrale, alle spalle del Pipita. Un’idea, certo, ma un giocatore del suo valore dovrebbe anche sapersi adattare. Intanto, a Berna resterà fuori, Benitez ha in mente di riproporre Michu o, addirittura, di schierare Jorginho nel suo ruolo.

La Gazzetta dello Sport

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