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Roma, Garcia: “Stiamo facendo grandi cose. Juve davanti? Sappiamo come…”

ROMA – Non pensa al pareggio beffa contro il CSKA Mosca, allontana le polemiche della notte brava all’Egoist Gold e accoglie con gioia il rientro in gruppo di Maicon per affrontare al meglio la gara contro l’Inter. Rudi Garcia garantisce sulla coesione del gruppo, scacciando le critiche piovute per il gioco espresso nelle ultime apparizioni: “Dopo dodici partite, in Europa, soltanto Real Madrid, Chelsea e Bayern Monaco hanno fatto meglio di noi. Non cito la Juventus perché sappiamo come hanno ottenuto i tre punti che hanno di vantaggio in classifica. I fatti dimostrano che la nostra squadra è in grande salute. Domenica sarà una grande partita perché l’Inter ha valori importanti”.

DA MOSCA NESSUNA CONSEGUENZA – Chi temeva che il gol in extremis di Berezuckij potesse minare le consapevolezze all’interno di Trigoria, deve fare i conti con le parole di Garcia che si aggrappa intorno ai numeri per difendere i suoi dalle critiche piovute sul gioco espresso, meno incisivo di quanto messo in mostra lo scorso anno: “Avrei firmato con due mani per vincere contro il Torino, l’Atalanta e sapere di stare in vantaggio per 92 minuti in Russia – dice il tecnico in sala stampa – Se giochiamo bene abbiamo più opportunità di vincere e seguo questa strada perché sembra porti ai risultati. Sarei contento anche di vincere giocando male ma non credo possa essere fruttuoso nel lungo periodo. Sono qui per vincere qualcosa e provare a farlo per tutta la stagione”.
Vede un gruppo coeso dal ritorno della trasferta di Mosca, e, dopo aver rifiutato di approfondire la questione dell’uscita notturna allo strip-club dei suoi calciatori (”sono qui per parlare di calcio, di cose importanti, mezza squadra in tuta non ha niente da nascondere”), garantisce sulla tenuta psicologica dei suoi: “Ho trenta ragazzi carichi al massimo che non vedono l’ora di tornare in campo davanti ai nostri tifosi. Faremo di tutto per giocare bene e vincere la partita ma il campionato non dipenderà dalla sfida contro l’Inter – aggiunge Garcia – E’ la gara più importante solo perché è la prossima. Sono soddisfatto del nostro rendimento: i miei erano tutti arrabbiati dopo il pari contro il CSKA  –  rivela l’allenatore – li devo frenare in allenamento e mi piace siano così carichi”. Carichi come Morgan De Sanctis, protagonista in negativo del pari contro i russi con le sue dichiarazioni nel post-gara: “Ha fatto qualcosa di fantastico tornando sui suoi passi. Eravamo tutti delusi dopo l’incontro e Morgan ha risposto con questo spirito dimenticando di dire che anche lui era responsabile sul gol, ma non più degli altri. Lo spogliatoio è unito, vivono insieme a meraviglia e io posso fare affidamento su questa unità per chiedere cose importanti al gruppo”. Così come a Strootman, chiamato ad entrare in campo in un momento decisivo della partita e con condizioni climatiche tutt’altro che agevoli:” La sua condizione è accettabile ma bisogna aspettare per vederlo al 100%. E’ un grande giocatore, tutta l’Europa del calcio lo aspetta e noi siamo contentissimi del suo ritorno con la sua qualità e la sua rabbia”.

RIENTRA MAICON, DUBBI IN ATTACCO – Da qualche giorno Maicon è tornato ad allenarsi con il gruppo dopo i fastidi al ginocchio accusati dopo Roma-Chievo dello scorso 18 ottobre. Ora, in occasione della sfida contro la sua ex squadra, il brasiliano potrà tornare a disposizione di Garcia (al pari di Yanga-Mbiwa): “Per fortuna non è l’unico giocatore di carisma che abbiamo anche se è una delle sue migliori qualità: quando Maicon impone il suo gioco, la sua forza fisica, aiuta tanto la Roma soprattutto sul piano offensivo”. L’attacco, invece, è il reparto che desta maggiori pensieri all’allenatore, lieto comunque di poter scegliere tra varie soluzioni, ma chiamato all’arduo compito di valutare la flessione di rendimento di Gervinho e il contemporaneo exploit di Adem Ljajic: “Gervinho entra nel 75% dei gol, questo non vuol dire che gioca sempre bene, come è successo a Mosca. Mi aspetto di più da lui come da tutti gli altri. Ljajic? Deve essere un giocatore decisivo, lo è in questo momento, sta bene fisicamente e ha una capacità di corsa incredibile. Può fare grandi cose – assicura il tecnico – ll mio ruolo è quello di spingere i calciatori a dare qualcosa in più alla squadra. C’è ancora tanta strada da fare per passare da “diamante grezzo” ad un profilo simile a quello di Hazard, ma mi auguro di poter vincere titoli insieme”.

L’INTER DI MANCINI – L’allenatore francese accoglie il ritorno in panchina di Roberto Mancini rivolgendo, prima, un pensiero a Walter Mazzarri: “Non mi piace mai vedere un tecnico esonerato prima della fine di stagione. Mancini ha vinto tanti titoli, non solo con l’Inter. Abbiamo visto le gare contro Milan e Dnipro: hanno giocatori forti, lo schieramento è differente ma dobbiamo fare il nostro gioco vietandogli di sfruttare le loro forze. Quando c’è un cambio in panchina i calciatori sono più concentrati. Sono una squadra di qualità ma, come tutti, hanno punti deboli che dobbiamo sfruttare per fare una grande gara davanti ai nostri tifosi”. La Roma ritrova lo stadio Olimpico, vera e propria roccaforte (6 vittorie in 6 partite, 0 gol subiti) in questo primo scorcio di stagione: “Siamo nel nostro giardino con i nostri tifosi, che sono fantastici pur non avendo un impianto comodo per supportarci, vista la lontananza tra campo e tribune. Il loro appoggio, numeri alla mano, è importantissimo: in dodici saremo più forti”.

as roma

serie A
Protagonisti:
Rudi Garcia
Fonte: Repubblica
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