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Iavarone: “L’emblema è Hamsik, la difesa è figlia di un progetto che non funziona”

TONI IAVARONE, giornalista, responsabile di Toniiavarone.it, è intervenuto a “NAPOLI MAGAZINE”, trasmissione radiofonica dedicata al Calcio Napoli, che approfondisce i tempi proposti sul web da NapoliMagazine.Com, in onda dal lunedì al venerdì, dalle 14.30 alle 16.00, su Radio Punto Zero, condotto da Michele Sibilla e Antonio Petrazzuolo. Ecco quanto ha affermato: “Milano è stata una resa emblematica e senza appello perché sono venuti fuori, violentemente, tutti i limiti della squadra, sia tecnici, sia tattici, che caratteriali. L’emblema di questa confusione è Hamsik che, dopo essere stato celebrato come uno dei centrocampisti europei più forti, con Benitez è diventato un oggetto misterioso. La difesa è figlia di un progetto che non funziona, roba che nemmeno in oratorio si vede. Qui siamo davanti ad un momento in cui si ha la sensazione che durante la settimana la fase difensiva non venga nemmeno presa in considerazione, oltre ai limiti strutturali evidenti. La speranza è l’ultima a morire ed è rappresentata dalle 23 partite che restano, ma non può certo sopravvivere da sola. Tocca a De Laurentiis fare chiarezza all’interno dello spogliatoio ed anche con Benitez. Il Trabzonspor non è un avversario difficile e Benitez, che ha detto la famosa frase “il calcio è bugia”, mente quando dice che è una squadra importante. L’Europa League è una tappa importante per il Napoli e spero che entro febbraio le cose cambino. L’unico dubbio su Gabbiadini può essere la frase di Allegri che non ha dato per scontato l’affare, il giocatore è sicuramente importante e speriamo che non si ingrigisca una volta arrivato, come accaduto anche ad altri. L’esigenza di chiarezza è relativa alla dimensione della squadra che sicuramente è costruita per le zone alte della classifica, anzi, per il podio, ma che invece non riesce ad esprimersi per motivi che possiamo solo ipotizzare. Spero che questo allenamento punitivo serva a qualcosa e che, ripeto, De Laurentiis si faccia ben chiaro il quadro della situazione prima di prendere o meno, decisioni forti”.

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