C’ERA UNA VOLTA BILBAO Da solo l’argentino ha segnato più di Totti e Destro messi insieme. Un dato che fornisce la dimensione di quanta differenza possa fare Higuain nella rincorsa alla Champions, una competizione che per l’argentino è un rimpianto ed un obiettivo. Non giocarla è uno smacco per il Pipita. Di conseguenza, l’eliminazione estiva per mano dell’Athletic Bilbao è stata davvero difficile da digerire. La ferita ha fatto fatica a cicatrizzarsi per un paio di mesi. Poi Higuain ha iniziato a segnare e non si è più fermato. Dall’ottava giornata (tripletta al Verona) è diventato un incubo per i difensori avversari. Non a caso, da allora il Napoli ha iniziato la sua rimonta in classifica. Del resto, quando segna Higuain gli azzurri vincono sempre, o quasi. Sei vittorie e due pareggi con il successo di ieri. La rabbia del San Mames ormai è un ricordo, l’unico motivo che ancora rende nervoso Higuain è il trattamento che gli riservano gli arbitri, dai quali vorrebbe maggiore tutela (come in occasione del contatto con Roncaglia).
IL DESTINO TRA I PIEDI Difficile dire oggi quanto valga Higuain, che il Napoli due anni fa ha pagato quaranta milioni. Un prezzo non c’è, come non c’è l’intenzione di De Laurentiis di cederlo. La qualificazione Champions sarà una discriminante importante nel futuro del Pipita, ma è proprio lui paradossalmente ad avere nelle mani, anzi tra i piedi, il proprio destino. Se Higuain riuscirà a trascinare il Napoli subito dietro la Juve posto avrà un posto Champions garantito e continuerà di sicuro la sua avventura in azzurro: «Qui sto bene, adesso pensiamo soltanto alla prossima sfida con il Chievo». Higuain non fa sconti, come in area di rigore.
La Gazzetta dello Sport