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Nunzia Marciano: “Caro Napoli i regali si fanno a Natale, non il 1° marzo!”

marcianoNunzia Marciano, giornalista, scrive su “NapoliMagazine.Com”: “Chiariamo: i regali, caro Napoli si fanno a Natale e ai compleanni. Tutt’al più a Pasqua e, se c’avete la fidanzata rompiscatole, magari pure a San Valentino. Ma non si fanno certo il 1* marzo, a Torino quando la Roma stava a -3. Che si debba essere generosi e galantuomini va bene, chè, per carità, siete napoletani adottati e quindi magnanimi di default ma non così. Sprecare punti preziosi non si può, non si deve, non si fa. Il Napoli delude, lascia senza speranze e senza parole. In una trasferta difficile i granata conquistano la prima vittoria contro il Napoli di Benitez, che incassa. E tace. Il madrileno si limita a parlare di delusione, di stanchezza e di errori, sempre i soliti, di una difesa che continua a mostrare i suoi limiti. E così si allontana il sogno secondo posto, si allontana la corsa ad agguantare la Roma, ad evitare i preliminari di Champions, a risparmiarci le solite critiche di chi rema contro. In uno stadio gremito i granata, ancora carichi dal successo Europeo, fanno il loro gioco. E il Napoli ad un certo punto glielo concede. Certo, la fortuna degli azzurri se n’è rimasta comoda-comoda a Napoli, a godersi una calda giornata ante-primavera. Altrimenti non si spiega un Callejon che lo specchio di porta non lo ingarra nemmeno a pregarlo. Si sbaglia tanto, ahinoi, con dei tiri che sembravano gol, ma sembrare, si sa, vuol dire non essere. Da Hamsik ad Higuain, da Gabbiadini al cavaliere oscuro, appunto, la Dea bendata volta lo sguardo altrove. E il Toro ne approfitta. Koulibaly la gaffe la fa e Glik non si lascia scappare la ghiotta occasione di tirare in porta e segnare. Un Napoli che il suo cerca a tratti di farlo, ma non abbastanza da portare a casa un risultato che avrebbe cavalcato l’onda positiva delle ultime gare e soprattutto avrebbe approfittato del freno a mano tirato dei giallorossi, impegnati in un posticipo di quelli dal risultato quasi scontato. La storia non si fa con i “se e con i ma”, ma con una classifica così corta i conti te li fai. E l’intossico da post partita ci sta tutto. Un’amara delusione di 90, più recupero, minuti in cui un ottimo Andujar è solo una magra consolazione. La delusione di Benitez, poi dà la misura della delusione dei tifosi azzurri che in questa gara c’avevano sperato. E contro il Torino dell’ex Ventura il Napoli non gioca abbastanza aprendo ad una settimana di polemiche. Ma la strada del ritorno è ancora lunga e non bisogna perdere la speranza di arrivare secondi. Mercoledì c’è la Lazio della semifinale di Coppa Italia e lì non sono concessi regali, doni o presenti. Il Napoli detiene la coppa e all’Olimpico dovrà bissare la vittoria della trasferta di campionato dello scorso 18 gennaio. Poi sarà la volta dell’Inter al San Paolo. Il Napoli deve crederci, giocarsela e spuntarla. Non è più tempo del “ci può stare”: ora è solo il tempo del “si deve fare”. Ps. In Europa giovedì scorso il Torino ha battuto quell’Athletic Bilbao dei nostri disastrosi preliminari, quelli di un Callejon praticamente assente e di un Michu “insicuro” (per usare un eufemismo). Quello stesso Michu ancora in fase di recupero: chissà che recuperi pure il coraggio di tirare, quando sta solo lui e la porta”.

 

 

 

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