ROMA – Tra il materasso di Doumbia e i dolori di Keita, i giochi per Rudi Garcia sembrano fatti. A poche ore dal fischio d’inizio di Roma-Juventus (ore 21), ultima spiaggia per tenere vivo il campionato, le scelte dell’allenatore sono orientate verso la trentacinquesima formazione diversa in altrettante gare stagionali.
CONTINUITÀ – Eppure l’undici dovrebbe ricalcare molto da vicino quello schierato giovedì a Rotterdam contro il Feyenoord. Per centrare la seconda vittoria di fila, traguardo che manca addirittura dal 22 novembre, l’allenatore francese infatti pensa a una squadra uguale all’ultima per nove elementi: stesso modulo, il 4-2-3-1, stessi uomini in attacco – il trio Totti, Gervinho e Ljajic – e stessa linea difensiva, con i tre greci Torosidis, Manolas e Cholevas oltre a Yanga Mbiwa.
TORNA NAINGGOLAN, FLORENZI SPERA – Novità scontata in porta, dove rientrerà De Sanctis, e soprattutto in mezzo al campo: dopo il turno di riposo in Europa League è pronto a partire titolare Nainggolan. Prenderà il posto di Keita, tra l’altro dolorante per un colpo subito, ma comunque a disposizione. Eppure un piccolo dubbio resta: l’outsider dell’ultim’ora è Alessandro Florenzi, il “tappabuchi” che potrebbe garantire più copertura sulla fascia destra con un sacrificio eccellente (Ljajic? Pjanic?) o una maggiore spinta in difesa, anche se una rinuncia a Torosidis, forse il più in forma dell’intero pacchetto arretrato, sembra improbabile. Solo panchina per Iturbe, ancora tribuna invece per Doumbia: l’ivoriano sarà fuori per la seconda gara consecutiva a causa di una misteriosa lombalgia. Nata, dicono da Trigoria alimentando ancora di più la curiosità, dal materasso dell’hotel in cui dorme. Un unicum almeno nella storia della Roma.
ORDINE PUBBLICO – Sugli spalti, dov’è atteso il ct della Nazionale (e ex allenatore juventino) Antonio Conte, si concentra l’attenzione delle forze dell’ordine. L’allarme non è dei più elevati, ma l’allerta resta: l’attenzione delle forze dell’ordine sarà rivolta più che ai 2.000 bianconeri del settore ospiti, ai tanti tifosi della Juventus che hanno acquistato un tagliando per settori “neutri”. La possibilità concreta è infatti che all’ingresso o durante l’affluenza allo stadio gruppetti di supporter rivali possano venire a contatto. Mille agenti, un centinaio di steward in più, controlli all’ingresso ancora più severi che rischiano di diluire le già tradizionalmente lunghe file all’ingresso. E di accendere gli animi più impazienti.
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- Protagonisti:
- Rudi Garcia
Fonte: Repubblica
