EQUILIBRIO Senza di lui la squadra di Benitez ha accusato una frenata impressionante. Non a caso, contro Inter, Verona e Atalanta sono arrivati appena due punti. Inler lo ha sostituito degnamente ma in coppia con David Lopez non ha garantito adeguata copertura alla retroguardia che ha beccato cinque gol in tre partite. Gargano è diventato fondamentale per gli equilibri del Napoli. Fornisce protezione alla difesa ma soprattutto quel dinamismo di cui la mediana azzurra ha bisogno visto anche il passo compassato di Jorginho. Ecco perché Rafa ha già assegnato all’uruguaiano una maglia da titolare in vista della Roma, un’avversaria per altro assolutamente speciale. Contro i giallorossi all’Olimpico, infatti, Gargano segnò il suo primo gol con la maglia del Napoli nel lontano 2007.
COSCIENZA PULITA Anche José Callejon ha un ricordo positivo, stavolta molto più recente, di un match contro la Roma. All’andata segnò il gol del definitivo due a zero. Una rete che gli valse, la settimana dopo, la prima chiamata di Del Bosque con le Furie Rosse. Per lo spagnolo, votato atleta dell’anno 2014 della provincia di Granada, era un momento magico. Segnava in continuazione (otto reti nelle prime dieci gare di campionato) tanto da essere il capocannoniere della Serie A. Un girone fa, però, Callejon si è fermato. Nelle ultime diciotto partite ha realizzato soltanto un gol (contro il Cesena). Si è smarrito sottoporta e ha pure peggiorato il suo rendimento come assist man. Così, stavolta Del Bosque lo ha lasciato a casa. Callejon si sta rilassando a Motril insieme alla sua compagna (e futura sposa) Marta. Secondo i rumors, José avrebbe già disdetto il fitto del suo appartamento napoletano visto che in estate potrebbe cambiare aria: «Ho la coscienza a posto — ha detto dalla Spagna —, lavoro sempre al massimo. Voglio vivere un grande 2015». La Roma è avvisata.
La Gazzetta dello Sport