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Iavarone: “La crisi del Napoli ha due padri, Benitez e De Laurentiis”

toni iavaroneTONI IAVARONE, giornalista, responsabile di Toniiavarone.it, è intervenuto a “NAPOLI MAGAZINE”, su Radio Punto Zero, trasmissione radiofonica dedicata al Calcio Napoli, che approfondisce i temi proposti sul web da NapoliMagazine.com, in onda dal lunedì al venerdì, dalle 14.30 alle 16.00, condotta da Michele Sibilla e Antonio Petrazzuolo. Ecco quanto ha affermato: “Siamo contenti dell’affluenza di colleghi e persone per la presentazione del volume scritto con Corrado Ferlaino su Achille Lauro e lo siamo ancora di più pensando a quanto dibattito scatena, dopo tanti anni, la figura del Comandante. Lauro è stato un imprenditore modello, che ha sempre guardato avanti differenziando gli interessi e battendo strade nuove, come l’editoria, fondando Canale 21, la prima tv libera napoletana. Il libro presentato è anche un modo per aprire un dibattito sul futuro del porto di Napoli che potrebbe, anzi, dovrebbe essere la principale risorsa della città e non solo. Credo che la mossa di De Laurentiis abbia sparigliato l’ambiente, anche se sono del parere che i ritiri punitivi sortiscono gli effetti sperati solo se condivisi, ora possiamo solo sperare che già con la Fiorentina si possa assistere ad un’inversione di rotta. Il Napoli comunque ha una rosa competitiva e la situazione attuale grida vendetta. La crisi del Napoli ha due padri, De Laurentiis e Benitez, pur considerando i calciatori i primi responsabili di questa situazione. Sono convinto che il Napoli debba fare un passo importante per il futuro, strutturarsi come società, creando un management di livello, come accade in tutti i grandi club. Non dimentichiamo, a pochi giorni dal 25° del primo scudetto, come quel Napoli seppe strutturarsi per crescere e raggiungere obiettivi importanti, nonostante una concorrenza agguerrita e ricca. Conoscendo De Laurentiis ed un po’ anche Mazzarri, credo sia molto difficile un ritorno in panchina del tecnico toscano, anche se il presidente è capace anche di ricucire rapporti che sembrano logori e compromessi, come accaduto con Reja. A proposito di Reja, mi sa che se non allenasse l’Atalanta, forse, De Laurentiis avrebbe potuto farci anche un pensierino”.

 

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