E’ stato, come detto, 3-0, ma se i gol napoletani fossero stati 4 o 5, nessuno avrebbe potuto dire una parola, una parolina. Non vogliamo, per carità, sminuire il successo degli azzurri – successo chiaro, netto e meritatissimo – ma non c’è stata partita, e non poteva esserci: per tagliare la carta velina basta e avanza un taglierino, anche un righello, figurarsi adesso che il Napoli quando attacca è un martello pneumatico… I numeri parlano chiaro: gli azzurri nelle ultime tre partite hanno segnato 10 gol e ne hanno incassato 1 (tra Fiorentina, Wolfsburg e Cagliari, ovviamente tre vittorie). Un momento d’oro che, come sappiamo, a Benitez aveva fatto rialzare la testa già sul patibolo.
Infine, al vostro cronista come piace restare con lo spazio dei ‘cattivi’ vuoto sul suo taccuino… E vai così, che resti vuoto per sempre…
BUONI
Hamsik 8 – E’ tornato, è tornato. Nessun dubbio. S’era visto a Wolfsburg, ma siamo andati cauti, aspettavamo la controprova. Beh, Marekiaro è Marekiaro, quello vero. Iradiddio tra le linee, aveva fatto sfracelli con i corazzieri tedeschi, figurarsi cosa potevano fargli i figuranti isolani, il solletico. Alla fine negli spogliatoi lui rideva, loro piangevano. Il Napoli – che si rammarica pensando cosa avrebbe fatto quest’anno se lui fosse stato quello di questi tempi – ride con lui.
Callejon 8 – Sull’out di competenza, quello destro, c’è una stria di fuoco che ha bruciato l’erba e aperto un solco. Dovranno rifare il fondocampo. Un bel danno per i sardi, un bel premio per lui e per i napoletani. Ci ha messo anche un gol, tanto per ricordarci che non aveva dimenticato come si fa. Che non se lo dimentichi anche lui.
Gabbiadini 7,5 – Un gol, il solito gol, appena entrato. Appena il tempo di stringere i lacci della scarpette e zac, mette la palla in porta. Con il suo sinistro fatato. Uno sguardo alla porta nemica, giusto per vedere dove c’è lo spazio e l’infila là. Ecco, se vogliamo, il problema di don Rafé, è trovare il modo di farlo giocare, sempre. Sempre. Non si può tenere in panchina un attaccante da nazionale, e anche da titolare. Conte non vede l’ora di portarselo a Coverciano. Scommettiamo che in azzurro sarà titolare?
Gargano 7 – Confessiamo il nostro amore per il piccolo guerriero della mediana, per lui che a Cagliari, come sempre, non si vergogna di mettere mani e piedi nelle zone sporche, contrastare, recuperare e ripulire mille palloni e regalarli come nuovi ai piedi buoni che lo circondano e che con quei palloni vanno in vetrina e prendono i bei voti in pagella. Ne perde qualcuno, stavolta, ma quando si fa manovalanza e quantità può capitare…
Insigne 7 – Un piacere per gli occhi vederlo sfarfalleggiare per il campo. Sempre più vicino al Lorenzinho vero, ‘o guagliunciello nostro…”.