In via generale dobbiamo ammettere che questo sia stato senza dubbio un mercato “SORPRENDENTE”. Tutti i pronostici e le attese sono state stravolte: inizialmente si pensava ad un mercato di basso profilo, fatto di cessioni importanti e di un ridimensionamento negli obiettivi. I colpi iniziali Reina, Valdifiori e Allan, uniti alle tante trattative e all’apparente volontà della società di rinforzare seriamente la squadra, sembrano però aver cambiato gli scenari. Poi, invece, quando le attese si erano fatte più ambiziose, il nulla. Vane promesse, trattative interminabili e interminate, obiettivi falliti, incapacità di cedere. Fino ai tracolli in campionato, che sembravano poter dare una svolta al mercato sul rush finale. Le attese per il colpo finale, le speranze che tornavano flebilmente a rinvigorirsi al sentire i nomi dei Nacho, Belahnda, Zouma e Soriano nelle ultime ore. Ma ancora una volta, a vincere alla fine è stata la delusione e la rabbia, sensazioni ben identificate nello “screwjobs-Soriano” e nell’oscura figura di Albiol, ad impersonificare l’inadeguatezza di una difesa lasciata tale ed invariata allo scadere del countdownd all’Ata Quark Hotel.
Analizziamo ora un po’ la situazione della rosa reparto per reparto:
CENTROCAMPO – Qui la situazione è contraddittoria. In teoria Allan e Valdifiori sarebbero rinforzi utili alla causa. Ma affidare tutto il progetto tattico su un giocatore di 50 kg, come l’ex Empoli, che fino alla soglia dei 30 anni ha sempre calcato scenari secondari, sembra avventato. Valdifiori è il grande rebus della squadra azzurra. In un campionato come quello nostrano, in cui la fisicità può essere determinante al cospetto di così poca tecnica, puntare su un giocatore del genere può portare dei contraccolpi in quanto a solidità del reparto centrale. Solidità che invece garantisce Allan, a patto che Sarri smetta di metterlo in discussione e si rassegni al fatto che, insieme a Reina, e tolti gli attaccanti, è l’unico giocatore di buon livello che ha a disposizione!
Con la vicenda Soriano, come detto, abbiamo toccato il fondo, ma non tanto per i problemi tecnici, ma perché fa capire quanto poco sia importante per il Napoli colmare le lacune e, specialmente in questo caso, assecondare le richieste del tecnico. Si sa che serve un giocatore in una determinata zona del campo, e si fa? Si Aspetta l’ultima ora di mercato per prenderlo? E cosa si è fatto per i restanti tre mesi, si è andati a pesca con il Mago Otelma?! Assurdo e avvilente…
E’ stato poi preso Chalobah, un ventenne di belle speranze, che tatticamente rappresenta un doppione di David Lopez, già inutile di suo ai piani del buon Sarri, che ha giocato sempre nella Serie B inglese e che giunge all’ombra del Vesuvio in prestito secco, come se il Napoli fosse diventato all’improvviso una società dove far crescere i giovani altrui. Venghino signori venghino! Il nuovo corso stile Carpi ed Empoli è iniziato!!!
ATTACCO – Qui almeno non si sono fatti danni con cessioni che sarebbero state mortali per il morale dei tifosi. Anche se forse qualcuna sarebbe stata opportuna. Quella di Callejòn, ad esempio, mentalmente già lontano da Napoli, che non incide in campo da mesi e mesi, e che nel nuovo sistema di gioco stenta a trovare una collocazione utile.
Insomma, come diceva qualcuno, “il peggio ha da venire!” ed il peggio è arrivato in questa sessione di mercato, peggiore anche dell’ultima, contraddistinta dagli entusiasmanti arrivi di Michu e De Guzman; e peggiore nei fatti anche di quella dell’estate in cui si tamponò la partenza di Lavezzi, idolo di una città intera, con i soli arrivi di Behrami e del mite Gamberini. Siamo alle solite, la SORPRESA alla fine è arrivata, insieme ad una certezza: LA SSCN NON RIESCE – O PEGGIO ANCORA NON VUOLE- OPERARE DEGNAMENTE SUL MERCATO!
Che San Gennaro ci assista…