CINQUE IN SETTE Ely torna per lo squalificato Romagnoli e ancora Sinisa avrebbe potuto preferirgli Alex, che da due giorni sta bene e lavora con il gruppo. Continua invece a essere fuori uso Mexes, che ieri ai fastidi fisici ha sommato quello per un profilo Instagram che insieme alle sue foto rossonere pubblicava l’annuncio del passaggio alla Fiorentina, subito attribuito a un fake. Scegliendo Ely con Zapata, e De Sciglio e Antonelli in corsia, Mihajlovic varerà la quinta linea difensiva in sette uscite. Per scelta e per necessità: con l’Empoli fecero coppia Zapata e Romagnoli, con l’Inter e poi con il Palermo partì Abate sostituito a Udine e Genova da Calabria. Con il Napoli riecco De Sciglio e Antonelli, che ieri ha lavorato con la squadra recuperando lo status di disponibile (Honda e soprattutto Balotelli non hanno fatto altrettanto: hanno proseguito il lavoro in palestra e se Honda è certamente recuperabile per Mario si vedrà oggi e nel caso andrà al massimo in panchina). Anche cambiando i fattori il risultato è sempre stato lo stesso: il Milan ha sempre subito almeno un gol in campionato, registrando il passivo tra gol fatti (8) e subiti (9). Mihajlovic lo aveva posto tra gli obiettivi già prima dell’Udinese e poi ribadito più avanti: oltre a vincere, preferibilmente con un buon gioco, il Milan non deve incassare. Sinisa era già stato troppo comprensivo: «Nelle ultime due stagioni la squadra ha subito 99 gol, ci vuole tempo per migliorare». Un po’ di tempo c’è stato e Higuain non sembra un tipo troppo paziente. Il momento per chiudere la porta è ora.
La Gazzetta dello Sport