Dopo la trasferta di Firenze, dove la Roma si presentava da seconda in classifica al cospetto della capolista, stavolta la squadra giallorossa andrà a Milano a parti invertite. Prima contro seconda, miglior attacco contro miglior difesa, ma Garcia, fedele all’atteggiamento di questi ultimi mesi, non si sbilancia e non parla di scontro diretto: “Per il campionato non ci siamo solo noi, l’Inter e il Napoli. Ci sono tante squadre, per me anche la Juve, e per questo è un torneo attraente. Certamente, noi andiamo a giocare contro una grande squadra e siamo certi che sarà una partita esaltante”.
INTER CAMALEONTICA — La striscia di vittorie, assicura Garcia, “ci fa stare bene sul piano mentale, siamo concentrati per vincere e certamente non penseremo alla partita di Champions col Bayer Leverkusen. Il nostro pensiero è rivolto esclusivamente all’Inter”. Lui, i nerazzurri, li descrive così: “Sono guidati da un grande allenatore, non so dire se siamo favoriti noi o loro, ma d’altronde io non sono bravo nelle scommesse. L’Inter ha giocato martedì, un giorno prima rispetto a noi, ma sono stati in 10 parte della gara, noi mercoledì dopo il 2-0 abbiamo gestito, quindi non c’è nessun vantaggio per loro. Non ci sarà Felipe Melo, ma hanno tanti moduli e diverse soluzioni perché hanno singoli di grande livello. Sono una squadra ben organizzata che prende pochi gol, quindi magari gliene basta uno per vincere”.
DZEKO SI’ DE ROSSI FORSE — La Roma invece segna tanto, ma aspetta ancora i gol di Dzeko: “Con le sue parole ha dimostrato quello che fa in campo, prima i fatti e poi le dichiarazioni e spesso succede il contrario. Arriverà il suo momento appena sarà al 100% sul piano fisico. Davanti abbiamo tante soluzioni, ma sono certo che Edin sarà presto al posto giusto davanti alla porta. Non so quanti gol serviranno per vincere il campionato, segnare è importante, ma è tutta una questione di equilibrio”. A darlo alla Roma spesso ci pensa De Rossi, in dubbio per un affaticamento muscolare: “Sta meglio, migliora di giorno in giorno, lui è fiducioso, dopo ci alleniamo e vediamo”.
I BRASILIANI — De Rossi spera di giocare, Maicon è dello stesso avviso, lui che da quando è romanista non ha mai affrontato a San Siro la sua ex squadra: “È migliorato tanto, non è un problema per lui giocare tre giorni dopo l’Udinese, magari lo sarebbe se giocasse tante partite di fila. Ci può dare una grande mano, mi è piaciuto molto anche in fase difensiva, per noi è un fattore in più. Ha giocato così bene perché aveva giocato con Sassuolo e Carpi e poi si era allenato bene, i non titolari di oggi possono essere titolari domani”. Riferimento a Castan? Con l’Udinese, al posto di Manolas, il brasiliano è rimasto in panchina ed è entrato Gyomber. Nessun caso però: “Sul 3-0 potevo mettere Leo per fargli prendere ritmo, ma aveva avuto un problema muscolare nel riscaldamento e non volevo rischiare. Gyomber, comunque, si allena bene e merita qualche occasione nel suo ruolo”.
RIVALITÀ — Inter-Roma sarà anche la sfida tra la capitale e Milano: “In Francia – spiega Garcia – è diverso, Parigi è la capitale ed è il centro di tutto e sono tutti contro di lei, con più o meno rivalità. In Italia Roma è la capitale, ma al Nord c’è una potenza economica importante. Noi ci occupiamo di calcio, ma vogliamo portare in alto anche i colori della città. Ci piacerebbe dare più luce a Roma, anche se non ne ha bisogno”.
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