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Quagliarella, il “core ngrato” che torna a Napoli per ritrovarsi

1º giugno 2009: dopo tre stagioni in crescendo con la maglia dell’Udinese sulle spalle, Fabio Quagliarella si trasferisce all’ombra del Vesuvio per diventare la punta di diamante dei partenopei firmando un contratto quadriennale. Nelle casse del club friulano finiscono 16 milioni e la metà del difensore Domizzi, una cifra importante che testimonia come De Laurentiis voglia puntare molto sull’attaccante stabiese che, con l’ingaggio percepito, diventa il giocatore più pagato nella rosa del Napoli. Il feeling con la piazza nasce immediatamente viste le origini del bomber e la sua dimestichezza con il pallone incollato al piede: nel corso della stagione Quagliarella illumina il San Paolo con grandi giocate e termina il campionato a quota 11 reti in 34 presenze (tre doppiette) secondo soltanto al centrocampista Marek Hamsik, contribuendo così pesantemente al raggiungimento della sesta piazza e conseguente qualificazione ai play-off di Europa League per il Napoli.

La società partenopea forte del contratto quadriennale e del sentimento che lega ormai il giocatore al tifo azzurro è chiaramente intenzionata a tenerlo, ma i piani dello stabiese sembrano essere altri ed è così che il 27 agosto 2010, con una mossa di mercato totalmente inaspettata, dopo una sola stagione al Napoli Quagliarella si trasferisce all’ombra della Mole sponda bianconera in prestito oneroso. Non è tanto il cambio di maglia in sé a scatenare l’ira dei tifosi partenopei, quanto la destinazione scelta dal bomber tenendo conto della rivalità che scorre tra le due società: la piazza azzurra si sente così doppiamente tradita dal bomber, che viene subito definito “core ngrato” per via di questa ferita aperta nel cuore dei partenopei e tuttora non definitivamente ricucita. Ogni volta che Quagliarella fa ritorno al San Paolo infatti, non mancano i fischi di rancore provenienti da quella parte di tifoseria che probabilmente più si era affezionata allo stabiese e che dunque ha patito maggiormente il suo trasferimento alla Juventus.
Non sono rare inoltre le occasioni nelle quali il numero 27 è andato a segno proprio contro gli azzurri: come suo solito, non ha mai esultato dopo aver messo a segno un gol dell’ex per rispetto nei confronti dei suoi precedenti tifosi, ma spesso si è trattato di reti pesanti. Ha segnato ai partenopei con la maglia bianconera e si è ripetuto, proprio al San Paolo, nella passata stagione: il Torino era infatti passato in vantaggio in casa del Napoli grazie ad una vera e propria prodezza dello stabiese che però poi non aveva portato punti alla squadra di Ventura, rimontata e sconfitta per 2-1. Questa sera il “core ngrato” Quagliarella fa nuovamente ritorno di fronte alla piazza partenopea, una sfida mai banale per lui e che adesso si carica di ulteriore tensione: il bomber è infatti reduce da un lungo periodo negativo e scende in campo per ritrovarsi e tornare ai suoi livelli, di modo da potersi nuovamente caricare il Torino sulle esperte spalle.

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