Tornando alla partita di stasera, anche altre “riserve” hanno deluso alquanto. E’ il caso di Valdifiori e Gabbiadini. Il primo è apparso troppo leggero e non sufficientemente preciso delle giocate. Non è un caso che la volata del Napoli sia iniziata quando quando Jorginho gli ha tolto il posto. L’ex Samp, invece, ha dimostrato ancora una volta di non riuscire ad esprimersi al meglio nel ruolo di prima punta. In generale, Gabbiadini ha sempre dato l’impressione di uno con grandi potenzialità, ma che per una serie di motivazioni, tattiche e caratteriali, non sia mai riuscito ad esprimerle al meglio. Dispiace, comunque, parlare di questi due ragazzi in toni poco lusinghieri, d’altra parte sono i loro procuratori a lamentarne lo scarso impiego, ragion per cui ci si aspetterebbe da loro un contributo ben diverso in partite del genere.
Al di là dei singoli, il Napoli ha comunque mostrato una buona tenuta di squadra e solidità nel gestire comunque il match, fino a quando Sarri non è stato costretto a giocare con un centrocampo troppo leggero, che ha spalancato le porte al successo nerazzurro. Le assenze dei big sulla trequarti e in attacco, comunque, si è fatta sentire fin dall’inizio del match. Senza Hamsik, Insigne e Higuaìn, gli azzurri si sono trovati privi della principale arteria del gioco offensivo. Mertens, Gabbiadini e gli altri che di volta in volta hanno appoggiato l’azione offensiva, hanno dimostrato scarsa intesa, impedendo alla manovra d’attacco di decollare.
Chiusa la parentesi Coppa nazionale, il Napoli potrà ora tornare a concentrarsi sul campionato, col rammarico di una sconfitta contro una diretta concorrente al titolo, ma con la convinzione, maturata pure in questa gara, di esserne, tutto sommato, superiore.
OBIETTIVO NAPOLI – Un po’ Valeri, un po’ le riserve…passa l’Inter
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