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Il Cagliari riparte dal Novara. Spezia-Cesena, antipasto playoff

La consegna degli Oscar può attendere, d’altronde la passerella della Serie B pretende altri tre mesi di attenta riflessione. Nel frattempo corrono (quasi) tutti in un campionato che non concede respiro: nemmeno il tempo d’archiviare le gare nel weekend che si torna in campo nella 29.a giornata, turno fondamentale tra scontri diretti e match chiave. Prendete la capolista Cagliari, straripante al Sant’Elia ma vulnerabile in trasferta, ora tallonata dal Crotone dai tre punti ritrovati. Chi non ingrana è il Pescara forse definitivamente condannato ai playoff, spareggi che registrano le candidature di Cesena e delle due liguri senza dimenticare i sussulti di Brescia e Avellino. Non dimentichiamo la lotta salvezza a partire dal Como, atteso da risposte immediate per esorcizzare il ritorno in Lega Pro, eppure nemmeno Salernitana e Pro Vercelli possono dormire sonni tranquilli. Protagoniste sotto i riflettori nella prossima tappa, crocevia che molto dirà tra conferme e gerarchie nel rettilineo finale.

Novità al vertice? – Quasi infallibile in casa, rivedibile lontano dal Sant’Elia. Il Cagliari conserva la vetta ma alimenta riserve sul trend esterno con 5 stop in stagione. L’anticipo vedrà la capolista opposta al Novara sul proprio campo, dove ha conquistato 40 punti sui 42 a disposizione: pare una sentenza per la squadra di Baroni, irriconoscibile da due mesi dopo i fasti di fine 2015. A rischio le velleità playoff degli azzurri complice la forte concorrenza ai piedi del podio. A proposito di promozione, solo un harakiri può negare una storica Serie A al Crotone: il margine di 10 punti sulla terza in classifica gratifica il lavoro di Juric, atteso dalla trasferta di Livorno. Già esaurito l’effetto Panucci tra gli amaranto? La flessione toscana suggerirebbe questa tesi, ma occhio ai colpi di coda all’Ardenza. Proprio il ritardo dai rossoblù, tra rimpianti e amnesie, vincola probabilmente agli spareggi promozione il Pescara al test Trapani, realtà insidiosa pure in trasferta. L’ex Cosmi è chiamato a mescolare le carte playoff, magari inserendosi tra le pretendenti al salto di categoria. Fari sul duello Mandragora-Scozzarella, tra i migliori registi del campionato.

Bagarre playoff – Dal Pescara all’Avellino sono 8 le candidate agli spareggi in 9 punti, forbice che impone il cambio di marcia da qui al termine della regular season. Chi ha messo la freccia è indubbiamente il Cesena reduce da 6 gare utili, atteso dallo Spezia che da gennaio si è superato: 17 punti in 7 partite. È questo il big match di giornata, scontro diretto che può valere l’aggancio in classifica. Attenzione al fattore Picco violato in stagione solo dalle prime due della classe, uno stimolo in più per l’ex Di Carlo. Appaiate allo Spezia troviamo il Novara e l’altra ligure, la rivelazione Entella, guidata da Aglietti non nuovo alle dinamiche playoff: forte di 3 successi consecutivi, la Virtus fa tappa all’Arechi contro una Salernitana senza soluzioni di continuità. Il penultimo posto obbliga Menichini ai tre punti nel segno di Coda, 5 gol nelle ultime 6 uscite. Binari paralleli per Brescia e Avellino, di nuovo al successo dopo un digiuno lungo 5 turni, ora chiamate alla sfida del Rigamonti: difficile assistere al braccio di ferro tra gli eterni Caracciolo e Castaldo, indichiamo quindi il confronto U-20 tra Morosini e Bastien. Impossibile dimenticare il Bari sebbene i soli 6 punti targati 2016 stiano compromettendo l’obiettivo promozione: vietato sbagliare al San Nicola contro la Ternana.

Coda bollente – Sospese tra ambizioni e spettri playout, Perugia e Latina condividono pure i guai in campo (4 gare senza vittorie) e in panchina: se la società umbra ha respinto le dimissioni di Bisoli, i laziali hanno esonerato Somma già al centro di una bufera che pareva archiviata. Al suo posto ci sarà Chiappini nel delicato match al Curi. Ancora più drammatici, se preferite, i tre scontri diretti nella parte inferiore della classifica a partire da Ascoli-Modena, appaiate a quota 32: Mangia perde gli squalificati Milanovic, Giorgi e Almici ma ha chiuso febbraio da imbattuto, Crespo è invece reduce dalla prima gioia in trasferta e insegue il bis al Del Duca. Illuso dagli squilli d’inizio 2016, il Vicenza stenta da 6 partite prima della sfida al Menti contro la Pro Vercelli, indietro di un solo punto: quasi un derby per Foscarini, trevigiano di nascita, che all’andata debuttò vincendo proprio contro Marino. Ultima chiamata per il Como nell’incrocio da brividi con il Lanciano, trascinato da Maragliulo: 3 vittorie in 4 gare per il tecnico all’esordio assoluto tra i professionisti, il tutto nel regime di austerity avanzato dalla famiglia Maio. Se salvezza sarà, questa sì che avrebbe del clamoroso.

Fonte: SkySport

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