VIDEO LA SINTESI DI INTER-JUVENTUS
LA SIGNORA AL CAMBIO D’ABITO: CON IL CAGLIARI SARÁ 4-3-3? – Imputato dai tifosi bianconeri delle esclusioni prima di Pjanic e poi di Higuain, 122 milioni in due, e dei loro ingressi tardivi contro Siviglia e Inter, Allegri starebbe infatti pensando di cambiare sistema di gioco già mercoledì allo Stadium contro il Cagliari. L’idea è di pensionare quel 3-5-2 sul quale l’ultimo Conte e il primo Allegri hanno edificato i loro successi seriali per un chissà quanto provvisorio 4-3-3. Il tridente permetterebbe di sfruttare la freschezza di due elementi come Pjaca e Cuadrado, quest’ultimo ancora mai impiegato, oltre a dare un turno di riposo allo spremuto Chiellini, visto che l’infortunato Benatia sarà fuori uso e Rugani non offre garanzie piene. Mercoledì, inoltre, il ritorno di Lemina in cabina di regia restituirà a Pjanic la libertà avuta (e sfruttata) contro il Sassuolo, quando agì da mezzala sinistra concedendosi molte puntate sulla trequarti. E in attacco si rivedrà dal primo minuto “mister 36 gol” Higuain. Resta soltanto da capire perché presentarsi in alta uniforme al cospetto del Cagliari e indossare invece abiti dimessi nel “primo snodo decisivo del campionato”, Allegri dixit, di ieri in casa dell’Inter.
MENO COPERTA, PIU’ OFFENSIVA ED EUROPEA – “L’idea di passare alla difesa a quattro mi era già venuta prima del Siviglia – ha rivelato il tecnico livornese alla vigilia del derby d’Italia -. Bisogna però individuare il momento giusto per farlo”. Ecco, il momento è già arrivato, perché dopo i 16 tiri concessi domenica all’Inter (l’ultima volta in campionato era accaduto ad aprile, contro la Fiorentina) la Juve ha bisogno di farsi delle domande e trovare in fretta le risposte. La retroguardia composta dai tre corazzieri bianconeri e azzurri, alle prese con i primi inevitabili problemi anagrafici, offre una copertura a volte eccessiva (mercoledì la Signora ha regalato un uomo a un Siviglia praticamente spuntato) e spesso limita il potenziale di una squadra pensata per offendere, come dimostrano gli innesti estivi dei vari Dani Alves, Pjanic, Higuain, Pjaca e Cuadrado. Detto del 4-3-3, con l’inamovibile Higuain al centro del tridente e l’arretramento in trincea di Dani Alves e Alex Sandro, l’alternativa è il 4-3-1-2 (disponibile anche nella variante 4-3-2-1), l’impianto di gioco più europeo e più caro ad Allegri: rivedere, per credere, quale modulo scelse nel giugno 2015 per la finale di Champions a Berlino, la partita più importante della sua carriera.
A GENNAIO RIAPRE LA CACCIA AL CENTROCAMPISTA – E’ vero, a Torino un trequartista puro non è mai arrivato, ma all’occorrenza possono provarci i vari Pjanic (lo ha già fatto, e bene, contro il Sassuolo), Dybala, Cuadrado, Pjaca e addirittura Hernanes. A gennaio, più di un elemento in grado di agire tra le linee, servirà quel centrocampista inutilmente inseguito in estate, perché l’addio di Pogba ha svuotato di qualità il reparto centrale. E allora sarà di nuovo caccia a Witsel, che a differenza del collega francese Matuidi può giocare anche in Champions League. Per il belga basterà probabilmente versare un indennizzo di 5-6 milioni allo Zenit, intanto che entro il 20 aprile ne verranno versati 9,4 al Boca Juniors per il regista opzionato nell’operazione-Tevez con gli xeneizes, il 19enne uruguaiano Rodrigo Betancur, con consegna prevista soltanto per la prossima stagione. Sarà lui ancora più di Lemina l’erede di Marchisio, il cui rientro è comunque atteso alla fine di ottobre.
juventus
- Protagonisti:
- massimiliano allegri
Fonte: Repubblica