Non basta dunque per il Napoli, la fatica di dover affrontare la settima partita (e la quarta trasferta) in 22 giorni, Champions compresa. Giocare di nuovo di pomeriggio a distanza di oltre cinque mesi comporta anche delle altre incognite, difatti, legate in particolare all’alimentazione e alla preparazione atletica della squadra. A Castel Volturno, venerdì e sabato, sono corsi ai ripari con un escamotage: prevedere gli ultimi allenamenti alle 15 in punto, alla stessa ora del fischio d’inizio della sfida di Bergamo. Ma stamattina nessuna seduta di rifinitura, come è invece la regola di Sarri quando gli azzurri devono scendere in campo la sera. Colazione meno abbondante e pranzo anticipato, poi la riunione tecnica e il trasferimento allo stadio Azzurri d’Italia.
A ogni buon conto, per limitare il pericolo di brutte sorprese, l’allenatore ha previsto contro l’Atalanta un robusto turn over, con il debutto tra i titolari di Maksimovic e il ritorno dal primo minuto di Zielinski, Insigne e forse anche Gabbiadini, in ballottaggio fino all’ultimo con Milik. C’è almeno di buono che giocando prima – invece che come al solito by night – il rientro alla base del gruppo non avverrà questa volta a notte fonda. E sarà anche una utile prova generale, visto dopo la sosta (sabato 15 ottobre) si giocherà alle 15 pure la super sfida al San Paolo contro la Roma. È un cerchio che si chiude, insomma, nel segno di un calendario sempre più pazzo: chissà se il Napoli è bello anche di giorno.
ssc napoli
- Protagonisti:
- Maurizio Sarri
Fonte: Repubblica