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Milan, Montella: ”Leggeri e con qualcosa in più. Formazione? Ci sarà una sorpresa”

MILANO – Montella chiede il massimo al suo Milan chiamato a reagire alla sconfitta col Genoa che ha interrotto la risalita della squadra. L’Aeroplanino, che dovrà fare a meno di Paletta squalificato, ammette che i rossoneri devono giocare sempre al massimo e gigioneggia sulla difficoltà delle rotazioni tra gli undici titolari e gli altri componenti della rosa.

Montella, è stata digerita la sconfitta di Marassi?
“L’abbiamo assorbita bene. A tratti abbiamo giocato un calcio ottimo, a tratti solo sufficiente. Ma a questo Milan giocare un calcio sufficiente non basta”.
A cosa si riferisce in particolare?
“Abbiamo giocato con lo spirito giusto dopo l’espulsione di Paletta. Prima no. E in una squadra di calcio lo spirito fa la differenza. Dobbiamo giocare con la solita leggerezza mettendo qualcosina in più”.
Adesso inizia una serie di impegni facili.
“Non sarà facile con il Pescara se non faremo un calcio perfetto. Lo dico perché la squadra di Oddo esprime un calcio difficile, complicato. Noi dovremo essere al 100%: continui movimentI con e senza palla, non dovremo dare il tempo agli abruzzesi di riconoscere le nostre giocate. Ma sto dicendo troppo – ride – mi fermo”.
Nelle scorse stagioni il Milan ha perso terreno proprio nei cicli di partite contro avversarie di bassa classifica: la preoccupano questi precedenti?
“Non vorrei ricordarlo alla squadra. Dobbiamo pensare a questa gara e basta senza andare con la mente al passato. Guardiamo al futuro. E poi guardando il calendario si fanno valutazioni poi smentite dai fatti. Ad esempio, a inizio stagione pensavo che per noi la partita più abbordabile sarebbe stata quella con l’Udinese. Invece l’abbiamo persa a conferma che il nostro campionato è difficile”.
Sembra che ci sia una netta differenza tra l’undici titolare del Milan e il resto della rosa: cosa ne pensa?
“Ho imparato fin da quando ero calciatore che, quando perdi, i più forti sono sempre quelli che non giocano – scherza Montella – abbiamo 28 giocatori con tre portieri. Il mio compito è farli rendere al meglio”.
Ma così non ha risposto del tutto alla domanda.
“Ho iniziato facendo il portiere. Ho cercato di parare la domanda. Faccio il finto tonto, ho capito la domanda ma voi cercare di capire anche la risposta”.
Continuerà ad applicare il turnover in certe occasioni?
“E’ un discorso molto ampio. Se fai giocare sempre gli stessi 11 hai qualche vantaggio perché a poco a poco questi giocatori riconoscono i movimenti naturalmente. Ma poi la paghi sul resto della rosa. Perché non puoi pensare che gli altri si sentano importanti e si integrino. Fare dei cambiamenti nell’11 titolare aiuta a far crescere tuto il gruppo. Domani comunque ci sarà una sorpresa di formazione”.
Le piacerebbe avere come rinforzo Verratti che non si trova più benissimo col PSG?
“E’ prematuro parlare di mercato. Al primo anno da allenatore della Fiorentina, quando Verratti giocava ancora nel Pescara, era il mio primo obiettivo. Eravamo a un passo, ma poi il PSG ha fatto un’offerta migliore. Ci avevo messo qualcosa anch’io  – scherza – ma non bastò”.
Cosa pensa della percezione degli errori arbitrali a favore o contro il Milan?
“Il Milan ha dimostrato di saper accettare gli episodi arbitrali. Stiamo capendo tutti che ci sono tante situazioni limite. Non è facile per loro. Il fallo su Locatelli a Marassi mi sembrava netto quando non ha fischiato il rigore, pensavo che fosse successo fuori area. Ma il fallo mi sembrava netto. Comunque credo che alla fine tutto si equilibri: quello che hai subito e quello che hai ottenuto. Sono situazioni di calcio. Mi danno più fastidio altri episodi”.
Quali?
“Non rispondo”, sorride.
Chi gioca bene in questo momento in Serie A?
“Mi piace molto la Sampdoria. Anche il Napoli gioca bene. E il Pescara che affrontiamo domani. Senza dimenticare il Sassuolo che gioca meglio del Milan”.
Come stanno gli infortunati?
“Mati Fernandez ha una voglia matta di giocare. Ma è meglio non strafare. Inutile affrettare i tempi. Succederà dopo la sosta. Settimana prossima Bertolacci sosterrà un nuovo esame strumentale. Ormai è come se avessi fatto anch’io un corso di medicina”.
Bacca quando non segna sembra un po’ fuori dal gioco.
“L’attaccante deve segnare. Troppe volte, anche quando giocavo, ho sentito dire: ‘Quell’attaccante gioca bene, ma non segna’. Spero che cresca la partecipazione di Bacca alla manovra. Ma lui deve pensare a segnare”.

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vincenzo montella

Fonte: Repubblica

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