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Ventura: “Quello a Pellè non è un no definitivo”

“E’ una partita di qualificazione che se la vinci è normale, ma la devi vincere. Nessuno nel calcio vince prima di giocare”. Gian Piero Ventura non intende sottovalutare la partita col Liechtenstein, “che con la Spagna ha perso 8-0 ma fino al 65′ era sotto solo 1-0 e non c’erano state tante palle gol. E’ una nazionale accessibile ma è una partita da preparare con grande attenzione per non avere sorprese”.

“Sono sincero, avrei preferito un’amichevole di spessore diverso, bisogna mettere in condizione i giovani di andarsi a confrontare ma piano piano. La Germania è la più forte e organizzata nazionale in circolazione, è come una tesi di laurea”. Gian Piero Ventura si pronuncia così a proposito dell’amichevole in programma il 15 novembre a Milano contro i tedeschi. “Non è la nazionale migliore da affrontare per far giocare i giovani perché in Italia, se un giovane sbaglia la partita, rischia di pagare pegno per i mesi successivi”.

“Chiusura definitiva per Pellè? Definitivamente non esiste. Come detto l’ultima volta, credo che poteva essere utile fargli fare una pausa di riflessione. Se l’avessi convocato non gli avrei dato il tempo di riflettere”. Gian Piero Ventura ha commentato così l’assenza di Graziano Pelle’ tra i convocati, nel cui elenco figurano invece Zaza e Gabbiadini che non stanno attraversando un buon momento. “Si tratta di giocatori in un momento non straordinario, ma siccome sono capitale della maglia azzurra, questa volta serve di ridar loro la possibilità di tornare ad essere i giocatori che sono. Lo Zaza attuale non è il Zaza che determinava il gol scudetto contro il Napoli, ma siccome è un nostro capitale al momento in difficoltà, con la Nazionale gli tendiamo la mano per vedere di recuperarlo. E’ un tentativo di riavere i nostri giocatori” ha spiegato il ct.
 

Fonte: SkySport

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