SI RIACCENDE LA JUVE IN HD – Nel breve giro di 20 minuti Dybala ha fatto vedere molto del suo sconfinato repertorio: ripiegamenti, strappi, dribbling e assist, con l’invenzione dell’azione del 3-1. Un piccolo show che verrà presto gratificato con l’atteso rinnovo fino al 2021 dell’attaccante, comprensivo di ricco aumento dell’ingaggio (da 3 a 5 milioni). Insomma, appena sono calati i ritmi, è uscita l’alta qualità bianconera, soprattutto quella di PD21, anche se nel tabellino spiccano i nomi di Higuain e Pjanic, entrambi in gol al primo derby della Mole (il terzo esordiente bianconero era Sturaro). Per il Pipita formato matador, sei reti in sette incroci con il Toro, bersaglio della prima e ultima delle sue 19 doppiette “italiane”. E il pallottoliere di Gonzalo sale a 12 reti stagionali, di cui 9 in campionato (una ogni 119′). “Gioco con te da appena quattro mesi – ha twittato Evra – e già ti amo in un modo che neanche capisco. Perdonami per non aver detto alla fine dello scorso campionato che sei il miglior numero 9 del mondo”.
I GOL DEL DERBY DELLA MOLE
JOYA DYBALA, RABBIA MANDZUKIC – La ritrovata abbondanza in attacco, una manna in vista dello scontro diretto di sabato contro la Roma e della Supercoppa italiana contro il Milan, ha anche qualche minima controindicazione. La gioia della Joya ieri è sembrata inversamente proporzionale alla rabbia di Mandzukic, che al momento della sostituzione ha rifilato due calci al muretto della panchina di Allegri, che ora dovrà dare fondo a tutte le sue capacità gestionali per evitare musi lunghi e magari anche ammutinamenti. Già, perché dopo 12 partite conseuvive da titolare tra Juve (10) e Nazionale croata (2), Mandzukic lascerà probabilmente la scena di Juve-Roma all’attacco in HD, Higuain più Dybala, con Pjanic che si riprenderà il suo (nuovo) posto tra le linee del 4-3-1-2 bianconero. Il tridente HDM è al momento una specie di utopia, e non sarebbe compatibile con la presenza a centrocampo di Pjanic.
“ERO DELUSO, MA LA SQUADRA ARRIVA PRIMA DI TUTTO” – Smaltita la rabbia di ieri, il croato è comunque tornato sulla sua discussa reazione, pubblicando su Instagram la foto emblematica di un abbraccio di gruppo corredata da un messaggio in croato e in inglese: “Per me la squadra viene sempre prima, da buon combattente vorrei sempre aiutarla a ottenere un buon risultato. Ero deluso di dover lasciare il campo e di non poter più aiutare i miei compagni, mentre il punteggio era ancora sfavorevole (1-1)”. Risolto l’equivoco, e tesa la mano ad Allegri, Mandzukic disillude chi sperava di scorgere una crepa nello spogliatoio bianconero: “Il mio buon umore dopo un’altra importante vittoria non sarà rovinato da coloro che cercano qualcosa di negativo, anche dopo i trionfi”. Chiarito l’equivoco, non resta che immaginare un Mandzukic sorridente: una piccola impresa, per la verità.
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Fonte: Repubblica