GIOCO PASTICCIATO – Se nello stadio semivuoto la temperatura è rimasta al confine degli zero gradi, anche la partita ci ha messo un po’ a scaldarsi. Il Cagliari è davvero uscito dal guscio soltanto al 25′, quando Sau ha liberato al sinistro radente da fuori l’incursore Barella: il tuffo di Donnarumma ha disinnescato il pericolo. Subito dopo è uscito per infortunio Abate, sostituito materialmente da Antonelli e nel duplice ruolo tattico e gerarchico – di terzino e di capitano – da De Sciglio, che ha traslocato di fascia. Con una punizione a effetto di Bonaventura, di poco fuori bersaglio, è ricominciato il predominio milanista e l’area del Cagliari si è di nuovo affollata. Tuttavia i movimenti poco sincronici di Bacca e Niang a dettare il passaggio e la scarsa vena di Suso hanno fatto perdere al Milan molti palloni e soprattutto hanno privato Bonaventura delle sponde predilette per i possibili duetti. Il solo Locatelli, con qualche cambio di campo azzeccato, si è parzialmente sottratto al grigiore generale, insieme all’omologo Di Gennario, ex delle giovanili rossonere.
PANCHINE INQUIETE – Non è stato dunque incongruo che la prima metà della partita sia finita con due avventurosi tentativi del frustrato duo di cui sopra: una girata di Bacca murata da un groviglio di stinchi e un sinistro sparato da Niang direttamente in fallo laterale. Quando a inizio ripresa i segnali di allarme si sono ripetuti – destro alto di Dessena, cross tagliato di Suso mancato da Bacca di testa e da Nian g di piede – si è capito che Montella avrebbe presto dovuto pescare in panchina le risorse per tentare di cambiare l’andazzo. La prima mossa, al 20′, è stata l’inserimento di Bertolacci per Bonaventura. La seconda, dopo il gol di Isla annullato per fuorigioco al 23′, è nata dalla presa d’atto che la domenica degli attaccanti prescelti era storta, come confermato da un diagonale al volo di Niang sul fondo. E’ così arrivato il momento di Lapadula, al 34′.
IL GUIZZO DEL RAPACE – Preceduta dalla parata in corner di Rafael su tagliente sinistro di Suso, la moltiplicazione degli attaccanti ha prodotto un ardito 4-2-4, con Locatelli e un centrocampista offensivo come Bertolacci a proteggere il quartetto avanzato Suso-Bacca-Lapadula-Niang. Nel frattempo Rastelli non era rimasto a guardare: prima del collega, aveva inserito il fischiato ex Borriello per Sau e Joao Pedro per Farias, a dimostrazione della volontà di provare a vincere. Ancora una volta, però, Lapadula si è confermato decisivo, grazie alla sua ostinazione nel non dare mai per finita un’azione. Al 43′, da terra, in area, ha sorpreso il distratto Bruno Alves e in scivolata ha porto a Bacca un assist da spingere semplicemente in porta. Così ha fatto il colombiano, che poi, al 4′ di recupero, ha anche provocato l’espulsione dello stesso Alves, costretto al fallo per fermarne la galoppata verso la porta. Era il segnale della resa.
Milan-Cagliari 1-0
Reti: st 43′ Bacca.
Milan: Donnarumma; Abate (27′ pt Antonelli), Paletta, Romagnoli, De Sciglio; Pasalic (34′ st Lapadula), Locatelli, Bonaventura (19′ st Bertolacci); Suso, Bacca, Niang. A disp. Gabriel, Plizzari, Calabria, Gomez, Ely, Zapata, Sosa, Honda, Poli. All. Montella.
Cagliari: Rafael; Pisacane, Ceppitelli, Alves, Capuano; Isla, Di Gennaro, Dessena (47′ st Giannetti); Barella; Farias (33′ st Joao Pedro), Sau (28′ st Borriello). A disp. Colombo, Crosta, Salamon, Munari, Murru, Bittante, Tachtsidis. All. Rastelli.
Arbitro: Giacomelli di Trieste.
Note: espulso Alves (C) al 49′ st; ammonito Isla (C).
milan ac
- Protagonisti:
- carlos bacca
- gianluca lapadula
Fonte: Repubblica