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Napoli, Insigne e De Laurentiis ‘presentano’ il rinnovo: “Lorenzo è la nostra bandiera”


Adesso è ufficiale, Lorenzo Insigne rinnova il proprio contratto con il Napoli fino al 2022. Davanti ai giornalisti presenti alla conferenza stampa organizzata dal presidente De Laurentiis per annunciare questo prolungamento di contratto, il numero uno azzurro ha sottolineato cosa rappresenta Insigne per Napoli: “E’ la nostra bandiera e mi fa molto piacere. Non mi stancherò mai di ricordarlo. Il secondo posto in Italia è come lo scudetto, ma prima o poi prenderemo anche il superscudetto. Far rimanere le persone malvolentieri non ha senso, ma Lorenzo ha dimostrato di amare questa maglia. Sarri? Mi fa piacere che sia al centro del mercato, magari non lo portano via perché io so fare i contratti e diventa complicato. Poi alcuni oggetti del desiderio sono unici e incedibili, di altri, invece, uno se ne fa una ragione. Per quanto riguarda il mercato, puntiamo anche sul rientro di Milik. L’anno prossimo sarà divertente avere 5 giocatori in doppia cifra. E poi c’è anche Pavoletti, non credo si debba parlare di mercato. Ci potrebbero innesti sulle fasce”. Per quanto riguarda il futuro di Reina, De Laurentiis sottolinea: “Ha un contratto ancora per un anno ed è un punto fermo per il Napoli. È chiaro che dobbiamo anche pensare al futuro, e per questo non posso prendere un bravissimo portiere di 20 anni, ma devo orientarmi verso un portiere che ha una sua maturità e a quel punto ho il problema di dover gestire due prime donne. Quindi investire su un portiere tra i 25 ed i 28 anni massimo, devi programmare e assicurare i prossimi 10 anni”.Felice anche Insigne per questo importante accordo: “Sono più che felice perché è quello che ho sempre sognato da piccolo: stare il più a lungo possibile con questa maglia e in questa città. Sono orgoglioso e fiero di aver rinnovato per altri 5 anni col Napoli. Spero di non togliere più questa maglia e vincere qualche trofeo perché il pubblico lo merita. Ringrazio tutti, ma in particolare Zeman perché è quello che mi ha fatto diventare il giocatore che sono. Grazie a lui ho giocato due anni di fila e mi ha valorizzato tanto. Seguire i grandi allenatori, poi, si impara sempre tanto. Benitez mi ha insegnato tanto la fase difensiva. E grazie a Sarri, invece, adesso sto facendo grandi cose: lui è un martello e sono fiero di lavorare con lui e spero rimanga a lungo. Con lui ci possiamo togliere grandi soddisfazioni”.

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