IL TORO NON PENSA ALLA SCONFITTA DEL 2009 – Parlando bene del Torino, Juric non crede, però, che i granata arrivino a Marassi intenzionati a vendicare la sconfitta del 2009 che li condannò alla retrocessione in B. “Non credo proprio, sono passati tanti anni e ognuno giocava per i propri obiettivi. Noi quel giorno ci giocavamo la Champions”, ricorda il tecnico rossoblu che sulla formazione spiega di avere “ancora due dubbi”, senza rivelare quali. L’unica eccezione la fa per Simeone: “Ha ripreso ad allenarsi da poco ma forzeremo affinché sia in campo”.
NON DOBBIAMO PENSARE TROPPO – In settimana Preziosi ha manifestato il suo malumore per l’anticipo di Chievo-Roma che, in qualche modo, potrebbe condizionare Juve-Crotone. “C’è un calendario che è stato fatto e lo accettiamo per com’è“, taglia corto Juric prima di analizzare una stagione difficile: “Con il presidente abbiamo parlato a lungo della squadra e abbiamo la stessa visione delle cose. Percepisce che ha momenti in cui si esprime bene, con la concentrazione giusta. Cala invece quando sta a pensare troppo. Dobbiamo essere bravi dal punto di vista mentale rivolgendo ogni attenzione al campo. Per vincere i contrasti, creare superiorità numerica e sviluppare il nostro gioco. Quando le cose vanno male, si svaluta tutto e sembra che ogni cosa sia stata fatta male. Prima di Palermo avevamo fatto un’ottima settimana di lavoro. Nel primo tempo purtroppo abbiamo sbagliato approccio e nella ripresa abbiamo creato tanto ma non è bastato. Il lavoro, lo ripeto, era stato fatto bene però accettiamo tutto”.
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Fonte: Repubblica