Maradona: 10 mila salutano cittadino onorario di Napoli Ultrá desertano show. Tensione con De Magistris prima della cerimonia. A convincere il Dio del calcio ci pensano Siani e l”Assessore Borriello. Erano in 10 mila circa in piazza del Plebiscito, per celebrare insieme a Diego Armando Maradona, neo cittadino onorario, il primo scudetto del Napoli, conquistato nel 1987. Tanti, ma non quanti si attendevano gli organizzatori e la stessa Questura di Napoli, che aveva blindato la piazza con i new-jersey anti-veicoli e predisposto un rigoroso sistema di filtraggio, che prevedeva un massimo di 32 mila presenti. C’erano quelli che gli anni degli scudetti e delle Coppe conquistate da Diego li hanno vissuti in prima persona, ma anche i loro figli, e tanti ragazzi che di Maradona hanno conosciuto solo i video ed i racconti di genitori e nonni. L’ ex “Pibe de oro”
Maradona ha detto sì. Dopo una lunga trattativa Diego, accompagnato dall’assessore Ciro Borriello e dal capo di Gabinetto Attilio Auricchio, ha deciso di passare in Comune per ritirare la cittadinanza onoraria dalle mani del sindaco Luigi de Magistris. L’argentino arrivato quasi con un’ora di ritardo è stato accolto dagli applausi dei presenti: “E pensare che avevano detto che ci avevo guadagnato per essere qui – dice Maradona-. Io avrei pagato per vivere questo momento. Grazie mille napoletani!!! Sono cittadino attraverso un pezzo di carta importantissimo ma sono stato napoletano da quando sono arrivato a Napoli. Ringrazio il sindaco Luigi per aver permesso tutto questo. Nessun popolo mi ha voluto bene come voi. Grazie anche a chi non mi voleva come cittadino napoletano. Siamo così per quello che è successo a Torino perché altrimenti si poteva riempire tutta la piazza». Sulla concessione della cittadinanza napoletana, Maradona ha sottolineato: «In Italia serve sempre un pezzo di carta, ma io sono sempre stato napoletano». L’ ex «Pibe de oro» era salito sul palco accolto dal coro «Diego, Diego» ed ha ballato sul coro «Ho visto Maradona» prima di dirigere i tifosi chiedendo il coro «un capitano». Poi sul palco sono saliti i campioni del Napoli del primo scudetto (1987), tra cui Ciro Ferrara, fischiato dalla piazza che gli ha subito dedicato il coro «chi non salta è juventino» nonostante i tentativi di Maradona di dissuaderli. Applausi a Bruscolotti, De Napoli, Carannante, De Fusco, Renica, Romano, Giordano, Carnevale. Maradona ha raccontato: «La prima volta che sono entrato al San Paolo ne sono uscito piangendo, ma ho pianto anche quando me ne sono andato nel 1991”.
Carlo Ferrajuolo