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Cagliari, Faragò: “Io terzino? Pronto alla sfida”

Faragò, Cagliari (Getty)

Arrivato a Cagliari lo scorso gennaio come rinforzo a centrocampo e adesso impiegato da terzino in questa prima parte del ritiro estivo a Pejo, potrebbe essere questa la nuova vita calcistica di Paolo Faragò: “Ormai i compagni mi chiamano con i nomi di tutti i terzini famosi, oggi ho sentito che mi urlavano Maicon”, scherza in conferenza il calciatore rossoblù. Che poi però torna serio sulla nuova posizione che Rastelli sembra avergli cucito addosso: “Sento la fiducia del mister, della Società che mi hanno dato questa opportunità e che voglio cogliere. E’ un ruolo che posso e voglio fare. Per me è una sfida. Mi alleno quotidianamente per migliorare gli automatismi: dal punto di vista fisico, della spinta, penso di poter dare molto. La maggior difficoltà? Devo imparare ad avere l’atteggiamento del difensore, pensando sempre che un mio compagno possa sbagliare e quindi mettermi in condizione di rimediare, seguendo la palla quando sale anche se non servirebbe. Sono meccanismi nei quali ho migliorato e voglio fare miei. Mi stanno aiutando tutti, anche Legrottaglie che dall’inizio del ritiro mi sta riempiendo di consigli utili”, ha ammesso Faragò.

Solo nove presenza da gennaio a fine campionato perché bloccato da diversi infortuni, Faragò però ammette che gli ultimi sei mesi della scorsa stagione in Sardegna gli saranno molto utili per il futuro: “Non parto da zero, conosco il gruppo e l’ambiente. Voglio dare il massimo per dimostrare di meritarmi una maglia, il gruppo consolidato e l’ampliamento dello staff sono dei vantaggi. Dobbiamo lavorare, sacrificarci, mantenere le cose buone mostrate l’anno scorso e migliorare quelle nelle quali abbiamo difettato. Dualismo con Padoin? Non c’è assolutamente dualismo, siamo compagni di stanza, per me è un modello. Lo studio in allenamento, guardo come si muove, Simone ha fatto il terzino per tanti anni, conosce benissimo il ruolo ed è sempre disponibile per un consiglio. Per me non è un problema cambiare ruolo, ci sono giocatori che l’hanno fatto a 30 anni e sono finiti in Nazionale”, ha concluso Faragò.

Fonte: SkySport

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