Gasperini: Napoli grande squadra, difficile da affrontare.
Gasperini è stato intervistato dal quotidiano Il Mattino; ecco quanto dichiarato dall’allenatore dell’Atalanta:
NAPOLI – “Il Napoli è una grande squadra. Non si vedono in giro tante belle realtà come quella azzurra, non sono tante le squadre solide come il Napoli che aggrediscono gli avversari con continuità e che non rinunciano mai al gioco. Affronto una squadra in forma, non so neppure quando ha perso l’ultima volta (ride, ndr): nelle ultime 27 partite in Serie A hanno avuto solo quello stop contro di noi, questo vuole dire hanno trovato la loro dimensione, la loro continuità, i loro meccanismi. Il che è sotto gli occhi di tutti. Come si ferma il Napoli? Con la fortuna, è solo casualità. Sarà molto più difficile di sei mesi fa, perché ora il Napoli è un rullo compressore ed è persino più forte della squadra che siamo riusciti a battere a febbraio. Ma noi verremo lì per rompere le scatole. Se ho qualcosa in mente? Sì, potrei chiudere a chiave Sarri e i suoi ragazzi nello spogliatoio: l’impresa potrebbe riuscirci meglio (ride, ndr). Insieme alla Juventus, gli azzurri sono la squadra da battere in campionato e anche in Europa possono fare molto perché hanno una organizzazione che può esaltarsi in Champions League. Credo che possa andare molto oltre gli ottavi di finale dello scorso anno”.
EUROPA LEAGUE – “Lo dico subito: la voglio onorare seriamente, non voglio fare come tanti altri che fanno di tutto per conquistarla e poi schierano le riserve. Voglio divertirmi quest’anno in Europa e non vedo l’ora di conoscere le avversarie del girone. Non credo sia giusto maltrattarla. Io non lo farò.Voglio fare bella figura”.
MERCATO – “Spinazzola? Pare che resti, ma finché non arriva il 31 agosto non si può dire. Ho parlato con lui, gli ho detto che e alla sua età quello che conta è giocare e che anche alla Juventus avrebbero apprezzato di più una scelta del genere. Non è semplice capirlo. Odio il mercato aperto per così tanto tempo. Ma lo dicono tutti. È una cosa orribile e incomprensibile che si parli di trasferimenti con il campionato iniziato. Bisogna spostare le date, anche la sessione invernale non ha ragione di esistere. Le cessioni di Kessié e Conti hanno ridimensionato l’Atalanta. E non poco. Alcune erano preventivate, perché è logico che un club come il nostro debba vendere i giovani più bravi, ma altri no. Ed è un peccato. Perché fosse rimasto chi doveva rimanere, sono convinto che avremmo potuto ripetere il cammino della stagione passata”.
Carlo Ferrajuolo