JUVE MODELLO ORGANIZZAZIONE – “La Juve – prosegue Bucchi nel tentativo di tenere viva l’attenzione dei suoi – vince da sei anni in Italia, negli ultimi tre ha giocato due finali di Champions ed è fra le squadre più forti del mondo. È un modello per organizzazione, per mentalità vincente e dovremo essere perfetti, perché possono farci male in qualunque modo: hanno agonismo, sanno giocare in fase di palleggio, hanno le conclusioni da fuori area, calci piazzati, individualità”. Ma Bucchi ha grande fiducia nei suoi. “È l’occasione per portare avanti quello che abbiamo iniziato a Bergamo, la nostra mentalità, un nuovo percorso fatto di tanto lavoro e grandi stimoli. Nelle prime giornate avevo visto un discreto Sassuolo, ma non sentivo la squadra mia, dovevo portare me stesso a questo gruppo e credo che a Bergamo sia arrivata una risposta positiva”.
A BERGAMO SACRIFICIO E LOTTA – “Non basta – continua ancora il tecnico -, è un primo piccolissimo passo, ma da due settimane vedo una squadra diversa, con uno spirito, un’anima diversi e mi piace moltissimo. Mi piace la mentalità di una squadra che si sacrifica e lotta, a Bergamo abbiamo messo in difficoltà una delle squadre più fisiche del campionato. Ora ci serve continuità nel senso che dobbiamo essere bravi a cambiare pelle durante la partita, a interpretare i vari momenti della gara”.
ASSENTE BERARDI, SPAZIO A MATRI – Non ci sarà Berardi che “non si è allenato per tutta la settimana. A Bergamo ha riportato una doppia ferita. Matri? Sta migliorando molto, è in crescita. Ora che ci siamo buttati il mercato alle spalle è importante recuperarlo, così come Peluso. Può essere un’opzione in più a partita in corso”. Fra i più positivi di questo avvio di stagione c’è Sensi: “mi piace il suo spirito, si mette a disposizione della squadra, si sacrifica, lotta, fa le due fasi e questo è il principio per scendere in campo. Poi ha ottime qualità tecniche, ma questo è solo l’ultimo aspetto”.
sassuolo calcio
- Protagonisti:
- cristian bucchi
Fonte: Repubblica