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Cosa accadrebbe nel 2022 se a causa di una grave crisi economica il mondo fosse assoggettato alla potenza cinese? Niente più made in naples ma solo oggetti e cibo provenienti dalla Cina…
di Carlo Ferrajuolo
Un film surreale, ma di denuncia, una pellicola che mette in evidenza la quantità, il business della potenza orientale che distrugge l’economia europea e la qualità del prodotto made in Italy. La Cina ha già distrutto il mercato tessile a Prato in Toscana, hanno comprato le azioni delle Posta Italiane e si appresta ad acquisire il monopolio anche dei porti di tutta la penisola per fare i loro traffici tra l’Oriente e l’Occidente. <<Noi napoletani, rappresentiamo l’ultimo baluardo contro la globalizzazione – ha dichiarato Simone Schettino – dobbiamo tenerci stretti le nostre tradizioni e rivalutare le nostre radici e le eccellenze agroalimentari di questa Napoli, Campania e il Sud Italia martoriata per troppi anni. “Made in China Napoletano” intende offrire al pubblico uno sguardo attento e ironico su come siamo, sull’arte di arrangiarsi del nostro popolo, lontano da stereotipi. I prodotti della nostra terra, contraffatti dai cinesi e venduti nei ristoranti e nei minimarket del mondo, i giocattoli dei bambini costruiti con i rifiuti tossici>>. Infatti, sugli scatoli dei giocattoli Chicco o il merchandising del marchio Ferrari c’è scritto Made in China, ma nessuno né parla. <<Una ribellione del popolo partenopeo nei confronti di un mercato globalizzato senza regole che tende a massificare la società -aggiunge Schettino- i napoletani ed i meridionali devono difendere la propria cultura, le tradizioni. In uno scenario futuro ancora più duro rispetto a quello attuale, dove per imposizione il “made in china” rappresenterà l’unica merce presente sul mercato ed in più ad un prezzo elevato non avendo concorrenza.
È una commedia dove la comicità a volte diventa grottesca, ma dal significato esplicito: il timore di una società futura sempre più standardizzata è ben più che fondato, stiamo andando incontro ad una spersonalizzazione dell’individuo, e ciò renderà inevitabilmente la realtà meno bella e colorata di quanto poteva essere in passato. Non a caso la ribellione parte dal popolo napoletano, che attualmente è uno dei meno globalizzati. Napoli come la sua provincia è sempre pronta ad accogliere a braccia aperte qualsiasi novità, ma rimane comunque fedele alla sua cultura. Nulla in contrario al sushi e al kebab, ci mancherebbe, ma guai a toccare il casatiello, la sfogliatella ed i friarielli. A questo aggiungiamo anche che le varie feste del Santo Patrono continuano ad avere una notevole importanza, mentre il giorno di Halloween è solo un pretesto per passare qualche ora in allegria.>>. “Made in China Napoletano” è una commedia con protagonista Vittorio, un giocattolaio napoletano sommerso dai debiti e schiacciato dalla concorrenza del dirimpettaio Pask Li. In pochi mesi il rivale cinese gli ha sottratto numerosi clienti e ora lo sfortunato commerciante progetta di svuotare la cassaforte di Lì per prendersi la rivincita. Durante il colpo però, il furfante improvvisato cade dalle scale e finisce in coma per quattro anni. Al suo risveglio la realtà è molto diversa, anche peggiore di come l’ha lasciata: a causa di una grave crisi economica, la Cina regge i fili dell’economia mondiale e ha messo al bando tutti i prodotti agroalimentari italiani. “Made in China Napoletano” vede il patriottico Vittorio reagire al monopolio cinese e dedicarsi al contrabbando di mozzarella di bufala e altre golosità italiane e napoletane dal babà alla sfogliatella, dai pomodorini del Vesuvio a vari prodotti alimentari taroccati che troviamo nei centri commerciali e supermarket. Una trama divertente, che intende porre l’accento sugli effetti prodotti dalla globalizzazione mondiale, dove tutti saremo uguali, perdendo tradizioni e ricorrenze. “Attori veri” fanno parte di questo cast, da Tommaso Bianco a Benedetto Casillo, da Tosca d’Aquino a Mattioli, da Angelo Di Gennaro a Gino Cogliandro. Completano il cast Elisabetta Gregoraci, Fabio Gravina,Yoon C. Joyce, Mimmo Ruggiero, Rosaria D’Urso, Chen Lingyan,Maria Chiara Farina,Aigerim Asanova e Chiara Alberti. Screenplay: Simone Schettino –Giorgio Amato. Gli attori che hanno partecipato a questo film sono “attori veri” che hanno recitato con registi famosi e non comparse raccomandate che si vedono oggi nel mondo del cinema italiano. In sala anche come spettatrice l’attrice Maria Rosaria Virgili e Davide Marotta l’alieno che nel 92 diventò celebre alla pubblicità Kodak. Il film è stato girato per un mese al castello Doria, la villa e piazza San Giovanni di Angri che hanno ospitato le riprese del film, scritto, diretto e interpretato da Simone Schettino. Il lungometraggio è prodotto dalla Golden Production di Roma.
Carlo Ferrajuolo