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RUSSIA 2018, Brasile, Germania, Spagna e Francia. Un poker d’assi per la Coppa del Mondo

Meno uno ai Mondiali 2018, appuntamento imperdibile dell’estate sportiva. Giovedì, in Russia, inizierà la rassegna iridata alla quale, come sappiamo, non parteciperà l’Italia. Ma lo spettacolo non mancherà: le pretendenti al titolo saranno 32, ma 4 emergono sulle altre. Sono le quattro favorite per la vittoria: Brasile, Germania, Spagna e Francia.
BRASILE
Inevitabile considerare il Brasile tra i favoriti. Perché sono i Pentacampeões, perché il talento non gli manca affatto. L’ultima immagine del Brasile ai Mondiali, però, è legata alla semifinale dell’edizione di quattro anni fa, quando i verdeoro furono umiliati davanti ai loro tifosi dalla Germania per 7-1. Il Mineirazo. Da allora ne sono successe tante. L’arrivo di Dunga, due disastrose campagne in Copa America, l’esonero e il cambio in panchina con Tite. Una vera e propria svolta per il Brasile: nove vittorie consecutive, per un totale di dieci con due soli pareggi, nelle ultime partite, quando il pass per la Russia era già stato staccato con anticipo. Il primo obiettivo di Neymar & co. è dunque proprio quello di riscattare l’immagine negativa di quattro anni fa. L’ex giocatore del Barça è la stella indiscussa di un gruppo ricco di talento ma anche solido. Un mix vincente?
GERMANIA
La detentrice del titolo, e già questo basterebbe a considerarla favorita. Ma la Germania è più che una semplice detentrice. È la squadra che sta dominando la scena da diverso tempo a livello internazionale. L’ennesima dimostrazione c’è stata lo scorso anno, quando i tedeschi si sono presi la Confederations Cup con quella che di fatto era una seconda squadra. Qualcosa è cambiato rispetto a quattro anni fa, ma il nucleo è rimasto quello e le aggiunte sono certamente di qualità. Ma la forza della Germania sta nella disciplina tattica, nell’organizzazione. Un modello che a livello di Mondiali ha già vinto (agli Europei i tedeschi si sono fermati in semifinale) e che sembra destinato a ripetersi. Il cammino di qualificazione è stato una passeggiata di salute (10 vittorie su 10 e 43 gol realizzati), ora arriverà la parte più dura.
SPAGNA
Parlando di figuracce ecco allora la Spagna. Certo, non siamo ai livelli del Brasile, ma anche le Furie Rosse sono reduci da un Mondiale pessimo. Quattro anni fa gli allora campioni in carica non riuscirono a superare nemmeno il girone, chiudendo anzi tempo un’avventura da dimenticare. Allo scorso Europeo non è andata meglio (eliminazione agli ottavi per mano dell’Italia) ma quelle delusioni sono servite, perché In Russia la Spagna risulta comunque tra le favorite. Il processo di transizione dopo la generazione che in pochi anni aveva vinto tutto (due Europei e un Mondiale tra 2008 e 2012) ha visto l’aggiunta di tanti giovani giocatori, già affermati a livello di club e inseriti in un gruppo la cui filosofia di gioco è rimasta ovviamente immutata. Nel sorteggio la Spagna era addirittura in seconda fascia, una vera mina vagante, ma l’urna è stata benevola (Portogallo, Marocco e Iran). Alla seconda fase nessuno vorrà trovarsela di fronte.
FRANCIA
Il lotto delle quattro favorite è chiuso dalla Francia. I galletti sembravano doversi presentare al Mondiale da campioni d’Europa in carica ma contro il Portogallo è arrivata una tremenda delusione. Da quella sconfitta, però, i francesi sono ripartiti alla grande. Merito del CT Didier Deschamps, che ha proseguito il suo lavoro alla grande. Russia 2018 sembra essere l’appuntamento con il destino per questa squadra. A distanza di vent’anni dal trionfo casalingo, la Francia schiera una potenziale Generazione d’Oro, fatta di talenti ancora giovani ma già pronti a dominare. Quattro anni fa la corsa dei transalpini fu arrestata ai quarti dalla Germania; agli Europei è mancato poco per vincere: in Russia non si può sbagliare.

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