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Asensio, l’asso di Lopetegui: “Real? Una famiglia”

Nove punti nelle prime tre giornate, dieci i gol fatti e due quelli subiti. Primo posto a punteggio pieno, in attesa del Barcellona. Insomma, l’avvio di campionato del Real Madrid è stato di quelli ottimi. Nessuna sbavatura, nessun passo falso. La squadra di Lopetegui, favorita anche da un calendario decisamente favorevole, ha terminato da dove aveva finito l’anno precedente: vincendo. Dopo la sconfitta nella Supercoppa europea con l’Atletico, infatti, sono arrivate le vittorie contro Getafe, Girona e Leganés. A distinguersi su tutti la coppia Benzema-Bale, già a quota cinque gol totali. La B-B insomma, orfana della C.

Sentimenti opposti

Della C di Cristiano Ronaldo, per anni terzo componente del tridente. Quello più illustre, imprescindibile, immancabile. Adesso, però, ha cambiato squadra, volando a Torino. Un grande vuoto lasciato a Madrid, dove alcuni – come nel caso di Marcelo – ne sentono la mancanza. Altri, come Sergio Ramos e Florentino Perez, non perdono l’occasione per ribadire quanto il Real Madrid sia la squadra più forte, arricchita dall’arrivo di un nuovo numero 7 come Mariano Diaz.

La “nuova” vita di Asensio

E poi c’è anche Marco Asensio. Il giovanissimo attaccante spagnolo, classe 1996, si appresta a vivere la sua terza stagione da giocatore del Real, quella della definitiva consacrazione. Fin qui sono 21 i gol segnati con le merengues, undici nella passata stagione. L’anno scorso, in Liga, è sceso in campo da titolare solo in 19 occasioni. Quest’anno, invece, è già a tre su tre. Lopetegui lo ha schierato nel tridente anche contro il Leganés. 4-1 il risultato finale, nessun gol ma l’assist a Benzema per la rete del momentaneo 2-1: “Sono felice per i minuti che l’allenatore mi sta concedendo – le sue parole nel dopo partita – siamo in un buon momento, cercheremo di far sì che questo possa continuare”. Per lui è arrivata anche la convocazione con la Spagna da parte di Luis Enrique: “La Nazionale è sempre un orgoglio, ora abbiamo due partite importanti”.

Il Real è una famiglia

Poi, siccome Ronaldo da quelle parti nessuno lo ha dimenticato, ecco che le domande sul portoghese non tardano ad arrivare: “Anceh qui siamo una famiglia, da quando sono qui, siamo sempre stati una buona squadra, dentro e fuori dal campo. Abbiamo remato tutti dalla stessa parte e questo ci ha permesso di raggiungere quello che abbiamo raggiunto. Lui è stato decisivo, ma abbiamo sempre pensato da squadra e tutti hanno contribuito. Una squadra lo siamo rimasti anche oggi, i risultati stanno arrivando e bisogna continuare così”. Insomma, c’è un Real anche senza Ronaldo. Dopo le parole di Perez e di Sergio Ramos, ecco anche quelle di Asensio.
 

Fonte: Sky

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