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“Celo, celo mi manca”. Non solo Pizzaballa: ecco le figurine Panini introvabili

Il 9 novembre 1925 nasceva Giuseppe Panini, il papà delle figurine. Fu un’intuizione di famiglia: i genitori avevano un’edicola a Modena, lui e il fratello Benito presero un lotto di figurine invendute realizzate dalle edizioni milanesi Nannina. Le misero in bustine bianche, in vendita a 10 lire l’una. Un successo.

Così cominciò la magia della collezione. Nel 1961-1962, i Panini fecero il loro vero primo album dei Calciatori con Liedholm in copertina. Fu sempre Giuseppe a scegliere la rovesciata di Parola come simbolo sulle bustine e fu lui a scrivere a uno dei fratelli emigrato in Venezuela “torna, l’America è qui”.

Cronaca

Da sessant’anni ogni giorno compra le figurine, la Panini lo premia

Giuseppe Panini (scomparso nel 1996) ha permesso a tutti di restare ragazzi dentro un album, creando un immaginario di facce (a volte in primissimo piano, più raramente a figura intera, a volte, nelle annate in cui erano orizzontali, anche un oblò con il viso e scatto del giocatore in campo tutto insieme) e magliette da incollare e conservare nella memoria.

Oggi le figurine sono anche un museo, nato a Modena nel 2006. E un catalogo (“I migliori album della nostra vita”, Franco Cosimo Panini), dove si vedono, finalmente, le introvabili. Eccole, anche se ognuno ha avuto la sua “mancante”, le sue “mancanti” della vita.

in riproduzione….

1) Pier Luigi Pizzaballa (Atalanta)
Su questo non ci sono dubbi: introvabile per antonomasia, l’immagine del portiere dell’Atalanta del 1963-64 con quella maglia azzurrata nel colletto resta la più ricercata di sempre. E lui ancora oggi si fa fotografare con la sua vecchia figurina.

2) Massimo Piloni (Juventus)
Un altro portiere, la riserva di Zoff. Con una maglia nera e un collo da lupetto bianco e nero.

3) Sergio Maddè (Verona)
Centrocampista che ha giocato anche nel Milan e che poi ha fatto l’allenatore. La sua figurina con la maglia ricolorata di giallo e blu con molto azzurro dietro è un ritocco d’artista.

4) Bruno Bolchi (Inter)
 Detto “Maciste”, fu la prima figurina stampata. Centrocampista e poi allenatore. Ma per tutti ha una cornice gialla che lo inquadra a sinistra e sotto per incastonare il simbolo del biscione.

5) Lionel Messi (Argentina)
Pochi se lo ricordano, ma ai mondiali del 2006 vinti dall’Italia, c’era anche lui, la Pulce. E oggi quella sua figurina, con un taglio di capelli improbabile, corto davanti e un po’ lungo dietro, resta uno dei santini da tenere nel portafoglio.

Fonte: Repubblica.it

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