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Savini, entourage di Icardi: “Icardi fu vicinissimo al Napoli, ADL propose cifre astronomiche. Mauro vuole segnare alla Juve”

In diretta a “Un Calcio Alla Radio”, trasmissione condotta da Umberto Chiariello sulle frequenze di Radio CRC Targato Italia, è intervenuto Ulisse Savini, membro dell’entourage di Mauro Icardi: “Milik- Mertens grande coppia di attaccanti? Secondo me sì. Sta finendo un’era di attaccanti. Se noi vediamo come grandi attaccanti ci sono Cavani, Benzema, Higuain sono già giocatori dell’87. C’è una sorta di buco e poi ci sono Icardi e Kane. Poi c’è Milik che è un ottimo prospetto e che ha avuto la sfortuna dei due infortuni. Juventus Inter? Credo che la Juve sia forte, ma non invincibile. Credo che il Napoli debba continuare a vincerle tutte, sperando che la Juve si fermi. Non penso statisticamente che la Juve possa vincerle tutte. Icardi? Lui è uno che crede sempre di poter vincere il campionato, così come crede di poter passare il turno in Champions. La sua tradizione contro la Juve è anche positiva. Icardi al Napoli? Al Napoli lui fu molto vicino. In quel momento l’Inter non aveva nemmeno il sostituto e non pensava che il Napoli si spingesse così avanti nella trattativa. L’Inter dunque preferì rinnovare il contratto, ma fu molto vicino. Ricordo che il presidente ci disse:“Intanto prendo Milik”. De Laurentiis ci provò fino in fondo. Quando prese Milik qualche dubbio ci venne, ma lui ci rassicurò e continuò ad insistere. Arrivò a cifre importante. Diciamo che tra Milik e Icardi quello che prese per Higuaìn li avrebbe abbondantemente superate. Più di 60 milioni? Esattamente. Io ho un ottimo rapporto con Giuntoli dai tempi di Carpi. Il presidente si mosse direttamente in prima persona. Mercato di riparazione? Freuler è un calciatore che è sempre piaciuto al Napoli, così come Castagne. Sono due giocatori che lui apprezza. Mi rendo conto che la dimensione internazionale che ha il Napoli oggi è talmente importante e quindi non tutti i giocatori sono adatti a questa tipologia di squadra. So che c’è un apprezzamento, ma ad oggi non c’è nulla in ballo”.

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